Armida Barelli e l’impegno delle donne nella vita democratica
In un mondo maschile si impegnava per l’emancipazione femminile. Quando il regime fascista voleva la “donna madre e fattrice”, lei preparava le ragazze affinché diventassero leader. In un tempo segnato da due guerre mondiali, sperimentò insieme alle ragazze che incontrata una sorellanza concreta, che andava al di là delle differenze sociali e culturali. È una figura tutta da riscoprire quella di Armida Barelli, per decenni punto di riferimento nel panorama culturale e religioso del nostro Paese, proclamata beata nel 2022.
Nata in una famiglia agiata milanese, decise di impegnarsi a favore degli orfani e dei figli dei carcerati. Scelse di consacrarsi e si dedicò alla promozione della Gioventù Femminile di Azione Cattolica, diventando per le ragazze che incontrava una “sorella tra sorelle”, come le aveva suggerito papa Benedetto XV. Con padre Agostino Gemelli fu cofondatrice dell’Opera della Regalità, delle missionarie della Regalità di Nostro Signore Gesù Cristo e dell’Università Cattolica del Sacro Cuore: fu proprio Barelli a trovare la sede e il primo milione di lire per realizzarla.
Il suo notevole contributo è oggi ancora troppo poco conosciuto, ecco perché, l’associazione culturale Progetto Arkès presieduta da Rita Padovano ha organizzato un convegno partendo dal testo “Armida Barelli, il lungo viaggio delle donne verso la partecipazione democratica” di Ernesto Preziosi (direttore del Centro di ricerca e studi storici e sociali e presidente dell’Opera della Regalità), in collaborazione con l’editrice Ave, l’Istituto Toniolo e Argomenti 2000, associazione di amicizia politica.
L’appuntamento è per il 21 ottobre alle 17, nella sala Matteotti alla Camera dei Deputati, proprio lì dove, sottolinea Padovano, Barelli merita di essere ricordata per il suo impegno civile, culturale, politico e religioso.
Dopo i saluti di Giuseppe Fioroni, vice presidente dell’Istituto Toniolo (l’Ente fondatore dell’Università Cattolica), e della presidente di Arkès Padovano, ci saranno le relazioni della deputata Elena Bonetti, dell’ex europarlamentare Silvia Costa e del giornalista di Avvenire Angelo Picariello.
Nella seconda parte del convegno ci saranno gli interventi di Argia Valeria Albanese, presidente del Movimento politico per l’unità in Italia, Maria Grazia Fasoli, responsabile cultura delle Acli di Roma, Donatina Persichetti, coordinatrice delle politiche di genere della Federazione nazionale pensionati della Cisl. Previsto infine l’intervento dell’autore del libro, Ernesto Preziosi.
È urgente, oggi, parlare di partecipazione democratica al femminile ed è ancora più significativo farlo oggi, a partire dalla testimonianza di Armida Barelli, che – spiega Padovano – non si era lasciata irretire da quanti volevano le donne relegate a casa, diventando protagonista del suo tempo ed esempio, ancora oggi, di grande studio e formazione, di impegno civile e culturale e di riscatto sociale.
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