Archi di Santa Cecilia

Luigi Piovano, primo violoncello dell’orchestra ceciliana, musicista valoroso e focoso, dalla “cavata” energica e vellutata, innamorato della musica ha diretto per l'accademia romana la Serenata di Dvoràk e quella di Ciakowski
Luigi Piovano

Luigi Piovano è primo violoncello dell’orchestra ceciliana, musicista valoroso e focoso, dalla “cavata” energica e vellutata, innamorato della musica. Ed è altrettanto intenso come direttore dell’orchestra d’archi dell’Accademia romana che nel 2014 ha pubblicato il primo cd del gruppo con musiche di Schubert per l’etichetta francese Eloquentia.

Nella Stagione cameristica ha offerto la Serenata di Dvoràk e quella di Ciakowski, dirigendo con trasporto e la gioiosa collaborazione dei colleghi un complesso il cui suono scintillante, vitale è fra i migliori non solo in Italia, ma nel mondo.

Dvoràk ha scritto la sua Serenata in mi maggiore nel 1875 e  ha prodotto un’opera fascinosa, piena di melos slavo e boemo in particolare in cinque movimenti. Brio, lirismo, danza,  un po’ di turgore malinconico e la vita ha brillato ancora una volta negli archi, come se la Serenata fosse una passeggiata felice anche nei momenti tristi.

Tristezza soffusa di lirismo del cuore, di passione invece in Ciaikoski, con quell’aria di valzer e di danza perennemente intrisa di stupore, di amore per la bellezza della melodia, del suono ricco di colore, di sfumature non solo orchestrali ma dell’anima. Ciaikoski non inganna mai: anche nelle composizioni apparentemente più innocenti, come questa, regala spizzichi del suo intimo appassionato e leggero. Raffinatissima l’orchestrazione, come sempre, elegante, e zeppa di sferzante voglia di vivere, nonostante  i presagi dolorosi.

Il complesso ha regalato questi momenti con naturalezza e foga insieme, con evidente entusiasmo per una musica così bella e  comunicativa che ha fatto quasi sospirare per la brevità del concerto.

(Foto da maggiodellamusica.it)

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons