Appuntamento a Monaco 2011

Il prossimo incontro internazionale della pace si svolgerà l’11 settembre 2011 in Germania

Il prossimo incontro internazionale della pace si svolgerà l’11 settembre del 2011 in Germania, dove si farà memoria dei 10 anni dall’attacco alla Torri Gemelle di New York. Barcellona passa dunque il testimone a Monaco di Baviera. È la dimostrazione che la fiaccola accesa ad Assisi non si spegne, ma passa di mano in mano e ha la vocazione di diffondersi sempre più in tutte le strade del mondo.

 

«I 25 incontri tenutisi sotto gli auspici della Comunità di Sant’Egidio – ha detto il cardinale arcivescovo di Barcellona, Lluís Martínez Sistach – dimostrano che la fiaccola accesa ad Assisi non si spegne, ma passa di mano in mano e ha la vocazione di diffondersi sempre più in tutte le strade, le religioni e le nazioni del mondo. Dobbiamo avere fede in questo cammino – ha proseguito. Non dobbiamo scoraggiarci se non riusciamo a raggiungere tutti gli obiettivi che ci siamo proposti».

 

Cercare la pace, promuovere il dialogo e il rispetto per la diversità – aggiunge – non è un’ingenuità come potrebbe sembrare. Si tratta di una profonda saggezza che si trova negli strati più profondi ed autentici delle tradizioni religiose. Le religioni possono e devono offrire preziosi cammini per costruire un’umanità pacifica, perché mettono la loro fiducia nel Dio della pace e parlano al cuore dell’uomo.

 

Il dialogo non è parola retorica. «Siamo venuti qui perché convinti che il dialogo non è una parola retorica e questi giorni a Barcellona ci hanno dimostrato la concretezza del dialogo». Con queste parole Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio, traccia un bilancio dei tre giorni di incontro. «Il dialogo ha una grande utilità», dice, in tempo in cui «la forza si trova ormai sempre più nella contrapposizione che nell’approfondimento dei problemi. L’uomo europeo è diventato più duro, ma meno forte, e la mancanza di forza si vede nella povertà di una politica che non ha visioni. Noi di Sant’Egidio crediamo di dover dare forza all’uomo europeo e che la forza dell’uomo europeo verrà con la riscoperta dei suoi valori, della sua storia e delle sue radici. Noi crediamo che la grande visione che potrà dare l’Europa al mondo è che è possibile vivere insieme».

 

Anche Mario Marazziti ritiene che Barcellona sia diventata in questi giorni «un luogo simbolico per indicare una via all’Europa e al mondo». Ed ha aggiunto: «Chi partecipa a questi incontri entra in una rete di amicizia che poi si rivela indispensabile nei momenti cruciali di dialogo». Così è successo per i processi di pace in Costa D’Avorio e nella Repubblica di Guinea, per l’abolizione della pena capitale in Togo e per la liberazione di prigionieri in Kurdistan. «Che peso concreto ha il dialogo? – ha chiesto Marazziti – non lo sappiamo ma sappiamo che senza il mondo sarebbe peggiore».

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