Approvato all’unanimità il Progetto famiglia
Riunito d’urgenza in seduta straordinaria, il 26 luglio il Consiglio regionale della Toscana ha approvato all’unanimità il “Progetto famiglia”, contenente Interventi di sostegno finanziario in favore delle famiglie e dei lavoratori in difficoltà, per la coesione e per il contrasto al disagio sociale.
Trentacinque milioni di euro i fondi stanziati per sostenere le famiglie e i lavoratori in difficoltà: è la base di un pacchetto di misure sperimentali per tre anni che risponde all’obiettivo, per citare lo stesso testo, di «perseguire un’idea di eguaglianza, solidarietà e coesione sociale, in un momento di grave crisi in cui la diseguaglianza è aumentata a dismisura e si sono persi anche il senso di appartenenza alla comunità e la cultura della solidarietà».
Per intercettare il disagio la Regione Toscana riafferma così la centralità della famiglia quale «soggetto economico e di sviluppo, ammortizzatore sociale, fattore di redistribuzione economica, che ha l’importantissima funzione di allevare il capitale umano della società». Tra i provvedimenti, via libera dunque al microcredito per lavoratori in difficoltà: oltre 19 mila persone in Toscana non riscuotono da più di due mesi lo stipendio, pur avendo cassa integrazione in deroga o qualche altro ammortizzatore sociale, non ancora riscossi.
Questi lavoratori potranno, rivolgendosi ai sindacati, ottenere prestiti fino a 3 mila euro, i cui interessi saranno pagati dalla Regione. Per questa voce la Regione stanzierà 5 milioni di euro. Via libera anche agli aiuti alle famiglie, prima di tutto alle famiglie numerose, le più esposte al rischio di povertà. La Regione garantirà un sostegno di 700 euro per ogni anno da qui al 2015, per chi ha almeno quattro figli a carico: altri 170 si aggiungeranno per ogni figlio oltre il quarto, a patto di non superare il tetto Isee di 24 mila euro.
Per le famiglie che hanno un figlio gravemente disabile sono previsti 600 euro l’anno, per una spesa di 5 milioni. Contributo previsto per tutti i nuovi nati, per i quali la Regione staccherà un assegno da 700 euro, a patto che la famiglia abbia un reddito Isee non superiore a 24 mila euro. Infine, la proposta di legge prevede un sostegno alle famiglie che rischiano di perdere la casa perché non riescono più a pagare il mutuo. La Regione ha stipulato un accordo con la Fondazione toscana per la lotta all’usura, creando un fondo vincolato per il rilascio di garanzie finanziarie a favore di famiglie in gravi difficoltà, che potranno così contrarre mutui per estinguere passività pregresse fino a un massimo di 50 mila euro.
La proposta approvata affianca ed integra il sistema già attivo di interventi e servizi sociali ma, allo stesso tempo, anche con riferimento all’articolo 60 della legge finanziaria per il 2013, introduce significativi elementi di discontinuità e innovazione. Il Forum toscano delle associazioni familiari ha espresso, per voce del presidente Gianni Fini, il compiacimento per l'iniziativa di «rilevante significato e valore sociale»: «La nostra prima considerazione – ha affermato Fini – ci riconduce al Manifesto per le amministrative regionali del maggio 2010, "La famiglia protagonista dimenticata", contenente le nostre proposte di politiche familiari per la nuova legislatura e sottoscritto allora da tutti i candidati alla presidenza della Regione. Diamo atto al presidente Rossi di avere rimesso al centro dell'attenzione politica la famiglia, riconoscendone il determinante contributo al mantenimento di una provvidenziale coesione sociale, sopportando i maggiori sacrifici imposti da una crisi strutturale lunga e profonda».
«Altra riflessione – ha proseguito Fini – attiene a struttura e obiettivi del provvedimento, attenti sia alle attuali difficoltà della famiglia sia ad una visione di medio-lungo termine e alla giusta preoccupazione per le prospettive demografiche del nostro territorio, dando un segnale forte e simbolico al tempo stesso».
Per ulteriori informazioni e testi è possibile consultare il sito www.forumtoscanofamiglie.it