Anziani: insieme si vive meglio

Una soluzione abitativa condivisa, che consente di dividere le spese conseguendo un maggiore benessere, ma soprattutto di condividere l'abitare riducendo la solitudine. Casa alla vela: il cohousing italiano diventa una buona pratica europea
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Cinque anziane parzialmente autonome, seguite da una assistente familiare, e quattro studenti che offrono ore di volontariato: fosse una commedia, apparirebbero forse sotto il titolo “i coinquilini che non t’aspetti”, invece è la realtà di “Casa alla Vela”, progetto di cohausing made in Italy finito tra le “buone pratiche” segnalate a livello europeo.

Si tratta di un incrocio virtuoso generazionale gestito dalla Cooperativa SAD e inaugurato a giugno dello scorso anno: si traduce in una soluzione abitativa condivisa, gestita dal privato sociale, che consente agli anziani non solo di dividere le spese vivendo un maggiore benessere, ma soprattutto di condividere una soluzione abitativa e di far fronte così alla solitudine. Il progetto, su segnalazione del Dipartimento provinciale alla salute e solidarietà sociale della Provincia Autonoma di Trento, è stato inserito nell'ultima pubblicazione dell'UNECE, Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite, fra le undici buone pratiche a livello europeo nel settore delle politiche sociali.

“La terza età sta diventando una fase centrale della nostra collettività, a seguito del progressivo invecchiamento della popolazione” – commenta l’assessore alla salute e solidarietà sociale, Donata Borgonovo Re. “In questo senso il cohousing è un modello di convivenza attiva e di aiuto reciproco, basato sui principi della solidarietà e anche, perché no, del risparmio e della decrescita dei consumi. Si tratta di un percorso – conclude – che può davvero rivoluzionare lo stile di vita di moltissimi anziani e non solo, permettendo loro di vivere in autonomia, senza dover attendere l'aiuto delle istituzioni o delle famiglie, di farsi compagnia e, al contempo, di allontanare la prospettiva delle residenze assistenziali”.

Progetti come quello portato avanti dalla Cooperativa SAD alla Vela sono soluzioni innovative che appaiono davvero delle piccole rivoluzioni culturali: la convivenza fra anziani e studenti universitari consente la nascita di una comunità intergenerazionale, dove aiuto e supporto reciproco danno agli anziani l'opportunità di restare in contatto con il mondo dei giovani e con la loro vivacità, rimanendo più a lungo indipendenti, senza ulteriori finanziamenti dell'ente pubblico e quindi, generando risparmi.

La “Casa alla Vela”è composta da tre appartamenti, una grande terrazza e un giardino: gli studenti vivono all'ultimo piano, mentre le signore nei due appartamenti rimanenti, composti di cinque camere, quattro bagni e numerosi spazi comuni. Gli studenti assicurano compagnia, organizzano feste di compleanno e aiutano nella cura dell'orto a titolo di volontariato, inoltre possono prestare qualche ora di lavoro per pulizie e piccole manutenzioni della casa, venendo retribuiti attraverso i voucher lavoro dell'INPS.

Le anzianedividono fra loro, per i due appartamenti, le spese di affitto, bollette e servizio di assistenza, nonché altri costi; possono uscire liberamente, organizzare tempo da passare insieme, gite e attività, fino alla condivisione del menù che la collaboratrice cucina per tutte. La casa, infine, è aperta alla comunità del quartiere, attraverso momenti di animazione e funzioni religiose previsti a cadenza settimanale e organizzati anche con l'intento di coinvolgere la collettività.

Fondata nel 1990, SAD è una società cooperativa sociale che opera nella Provincia di Trento. “Il desiderio che orienta l’agire socio-assistenziale dei servizi forniti da SAD – si legge sul sito www.cooperativasad.it– è quello di mantenere e sostenere le persone bisognose nel proprio ambiente di vita e favorire quindi il legame dell’utente con il proprio ambiente d’origine, rappresentato dalla sua famiglia, dai suoi amici, dai suoi vicini e dalla sua cultura”.

Ispirandosi ai principi dell’agire sociale, ha sviluppato negli anni servizi socio-assistenziali diversificati: lavorando da sempre in continuità e in collaborazione con i soggetti pubblici e privati, integrando così offerte e richieste del welfare con progettazione ed erogazione di servizi sociali, la cooperativa è una risorsa per anziani, disabili, malati e persone temporaneamente non autosufficienti presenti sul territorio trentino, negli ambiti di propria competenza.

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