Anziani e lavoro femminile: due domande alla viceministra Bellucci

In un Paese anziano come l'Italia serve un impegno concreto a favore della Terza età. Per rilanciare la natalità, invece, serve sostenere il lavoro femminile. Qual è l'impegno del governo su questi temi? Le risposte della viceministra del Lavoro e delle Politiche sociali Maria Teresa Bellucci.
La viceministra del Lavoro e delle Politiche sociali Maria Teresa Bellucci al Forum delle associazioni familiari, foto di Sara Fornaro
La viceministra del Lavoro e delle Politiche sociali Maria Teresa Bellucci al Forum delle associazioni familiari, foto di Sara Fornaro

L’Italia è tra i Paesi più anziani al mondo, ma l’attenzione per questa fascia sociale è sempre stata limitata: parliamo di diritto alla salute, di pensioni basse, di scarsa assistenza domiciliare… Un’altra categoria sociale che necessita di sostegno è quella delle lavoratrici: se la denatalità continua ad aumentare molto dipende anche dalle limitate misure a favore delle donne, che continuano spesso a dover scegliere tra lavoro e famiglia, che hanno sulle loro spalle l’assistenza delle persone fragili della famiglia, che non vedono riconosciuto il vero valore della maternità.

Qual è l’impegno del governo guidato dalla premier Giorgia Meloni a favore di queste due categorie sociali? Lo abbiamo chiesto a Maria Teresa Bellucci, viceministra del Lavoro e delle Politiche sociali, a margine dell’assemblea del Forum nazionale delle associazioni familiari che ha portato all’elezione del presidente Adriano Bordignon.

Viceministra Bellucci: gli anziani sono la parte più fragile del nostro Paese. Qual è l’impegno del governo per loro?
Di restituire dignità alla terza fase della propria vita, scongiurando la cultura dello scarto. In Italia ci sono oltre 14 milioni di anziani. La nostra è la prima nazione in Europa per numero di anziani, la seconda nel mondo dopo il Giappone: abbiamo la necessità di approcciare una riforma strutturale quale quella che è stata approvata in prima lettura al Senato, per poter andare a definire delle politiche in favore della terza età che possano promuoverne la qualità della vita, prevenire lo stato anche di difficoltà attraverso che cosa? Innanzitutto vedendo la casa come il luogo privilegiato di cura e quindi offrendo assistenza domiciliare, ma non soltanto. Proponendo una socialità presente, proponendo una prossimità, ma proponendo anche un housing sociale, un housing intergenerazionale, una vicinanza dei più giovani attraverso il servizio civile… Sono tantissime le cose che si possono fare e si devono fare. Il disegno di legge delega ne ha definito i perimetri, sarà compito poi del governo poter andare ad attuare quei decreti che daranno un nuovo assetto di politiche in favore della terza età in Italia.

Parliamo di natalità: qual è l’impegno del governo per le donne? Perché è facile dire che in Italia non si fanno figli, ma se non c’è l’asilo, se non c’è la baby-sitter e se non ci sono altre misure di sostegno è tutto inutile…
Certamente il tema della denatalità è drammatico in Italia insieme a quello della terza età: sono questioni demografiche che vanno affrontate. Noi siamo la nazione con il più basso numero di figli. Il governo già nella legge di bilancio ha dato un segnale investendo finanziamenti, risorse economiche importanti per quanto riguarda l’aumento dell’assegno unico dei figli a carico, per quanto riguarda l’Iva nei prodotti per l’infanzia e anche per quelli più strettamente legati al femminile, per quanto riguarda anche le politiche attive del lavoro e quindi la maggior decontribuzione e defiscalizzazione per quanto riguarda proprio il mondo della famiglia. Dobbiamo continuare: quello è un primo segnale, certamente la nostra priorità anche nel decreto fiscale, ma come anche negli altri decreti che noi avremo e anche in quello di riforma del reddito di cittadinanza – vedrà sempre più presente una cultura di promozione della famiglia e quindi di sostenibilità della vita della famiglia.

Sull’argomento leggi anche:
Istat, intervista al presidente Blangiardo su denatalità ed emergenze sociali
Riforma fiscale, la denuncia di De Palo: famiglie discriminate
Le priorità di Adriano Bordignon, neopresidente del Forum delle Famiglie

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