Anna e Daniele e una vita per gli altri
Sicuramente è impossibile trovare le parole per commentare quanto accaduto nella notte tra l’1 e il 2 novembre sull’autostrada A13, nei pressi di Bologna. Una Ford Fiesta, per motivi ancora da chiarire, ha tamponato un furgone-camper su cui viaggiava una giovane famiglia – papà Daniele Minati di 32 anni, mamma Anna Pieropan di 29, e la piccola Diletta di appena 5 mesi. Il camper si è quindi ribaltato ed è stato colpito da un pullman; e per i tre non c’è stato nulla da fare.
Un lutto che ha colpito non solo le comunità di Isola Vicentina (dove la famiglia viveva), Schio (paese d’origine di Anna) e Sovizzo (da cui veniva Daniele); ma più al largo la comunità dei Focolari. I due giovani erano infatti cresciuti insieme come Gen, e Anna era a sua volta figlia di Volontari del Movimento. Una famiglia molto conosciuta: il padre Luigi, dopo una carriera da fisioterapista, presta servizio come volontario presso la cooperativa sociale Orsa Maggiore di Malo, mentre il fratello Matteo è operatore della cooperativa sociale Verlata di Villaverla – dove fino a poco tempo fa, esattamente come Anna, si è occupato dell’accoglienza dei migranti.
L’altro fratello, Stefano “Piter”, è molto conosciuto per aver raccontato la sua convivenza con la sclerosi multipla – di cui è affetto dal 2007 – in due libri e nel cortometraggio “Contando le formiche” di Giuliano Cremasco, vincitore anche del Festival del cortometraggio di Roma. Anna aveva studiato scienze politiche all’università di Padova; e poi aveva ottenuto anche la laurea magistrale in Lavoro, cittadinanza cociale e culturalità all’Università Ca’ Foscari di Venezia con il massimo dei voti. Daniele invece lavorava nel settore socio sanitario, dopo aver studiato veterinaria.
Il ricordo che Anna e Daniele lasciano è molto significativo: entrambi infatti erano attivi nel sociale sia con il loro lavoro che con il loro impegno al di fuori dell’ambito professionale. Un impegno sostenuto dal loro amore, coronato con il matrimonio nel luglio del 2017 e la nascita di Diletta a fine maggio. Gli amici più stretti in questo momento si stanno dedicando a sostenere le famiglie e a preparare un momento di saluto che sia – nelle loro parole – “degno della caratura di queste persone” (di cui non è ancora stata definita la data): è questo, più di tanti discorsi, il modo migliore per ricordarli.
Tutta la comunità dei Focolari si è stretta intorno alle famiglie; ma anche l’intera comunità civile. I sindaci dei tre paesi hanno infatti espresso la loro intenzione di dichiarare, in accordo con la volontà delle famiglie e secondo modalità rispettose del loro dolore, il lutto cittadino per il giorno dei funerali.