Ancora sulla legge Basaglia

Le reazioni di chi, in vario modo, ha a che fare con la malattia mentale. Riflessioni e testimonianze dei lettori.
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Brividi L’abolizione dei manicomi è uno degli eventi più importanti, in materia di salute, del secolo scorso. Perché se è vero che il cervello può andare in tilt, è anche vero che dopo può guarire. A me è successo. Quando il mio primo figlio aveva poco più di tre mesi di vita, ho sofferto una grave crisi psicotica. In altri tempi, sarei finita in manicomio: mi vengono dei brividi solo a pensarci. Chissà se dopo ne sarei più uscita. Gli psicofarmaci sono stati molto efficaci, ma tutto sarebbe stato vano senza il sostegno, la pazienza e l’amore di mio marito, che mi è stato vicino sempre e comunque. Una affezionata lettrice

Ricoveri A volte, in seguito al ricovero, le cose peggiorano, per cui si deve ricorrere a strutture private che non tutti si possono permettere. Le associazioni dei famigliari dei malati non hanno visibilità adeguata negli ospedali e continua il timore culturale di ammettere la malattia in famiglia. Sono frequenti i casi in cui, a lungo andare, gli stessi famigliari si ammalano di patologie simili a quelle dell’ammalato. I volontari in ospedale ci sono, tranne che nel reparto di psichiatria. Alcuni attuali reparti di psichiatria assomigliano molto al manicomio; c’è solo un approccio farmaceutico al problema, per il resto se ne deve occupare la famiglia. Giovanni Conca

Quale soluzione? Occorre interrogarsi su come la nostra società del 2000 debba affrontare il problema dell’esistenza di soggetti pericolosi (a causa della malattia mentale, della propensione alla pedofilia, dell’abuso di sostanze stupefacenti che comportano l’alterazione temporanea o definitiva delle capacità mentali, dell’abuso di alcool, ecc.), che mettono oggettivamente in pericolo e in situazioni insostenibili le componenti più deboli di questa società: i bambini, gli anziani… La soluzione non è internarli, ma allora occorre cercare le possibili soluzioni superando, ancora una volta, la dicotomia ideologica destra-sinistra. Chiara Pent – Grugliasco (To)

Quale soluzione? Occorre interrogarsi su come la nostra società del 2000 debba affrontare il problema dell’esistenza di soggetti pericolosi (a causa della malattia mentale, della propensione alla pedofilia, dell’abuso di sostanze stupefacenti che comportano l’alterazione temporanea o definitiva delle capacità mentali, dell’abuso di alcool, ecc.), che mettono oggettivamente in pericolo e in situazioni insostenibili le componenti più deboli di questa società: i bambini, gli anziani… La soluzione non è internarli, ma allora occorre cercare le possibili soluzioni superando, ancora una volta, la dicotomia ideologica destra-sinistra. Chiara Pent – Grugliasco (To)

Superficialità Applicare la legge Basaglia è stato solo ottimismo puro o superficialità alle spalle degli altri, cioè i parenti. Invece di migliorare le strutture, le hanno chiuse, eliminate, non cambiate, passando la patata bollente ai familiari. Mia madre, fino all’ultimo giorno della sua vita, si è dedicata a mio fratello cercando di guarirlo, di aiutarlo, di fargli capire che si doveva curare, ma è morta con il dolore di vedere suo figlio malato. Le persone che vivono un disagio psichico grave devono essere tenute in strutture fatte per loro, dove potrebbero fare delle attività tipo disegno, scultura e sport. Loredana

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