Ancora emergenza in Liguria
Prendete una grande spugna, alta magari un metro, tagliatela seguendo i confini geografici della Liguria, poi inzuppatela d’acqua. Questa è l’immagine più reale che si può avere della Liguria. Strano? No, pare sia proprio così. Secondo le carte idrogeologiche il terreno non riesce più ad assorbire le nuove precipitazioni e così viene disegnata una mappa del rischio – frane, esondazioni e smottamenti – che secondo l'Arpal (Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente ligure) è altissimo in tutta la regione.
Ormai basta poca pioggia perché sia emergenza un po' ovunque. Come è successo nuovamente in quest'ultima settimana, dove ancora si sono vissute giornate di paura che fortunatamente non hanno avuto epiloghi gravi. Il maltempo che sta interessando tutta l’Italia non ha naturalmente risparmiato la Liguria, dove i danni maggiori si sono riversati lungo la rete ferroviaria. Nel savonese, è deragliato, tra Andora (Savona) e Cervo (Imperia), l'intercity 660 Milano-Ventimiglia. Il locomotore e un vagone sono usciti dai binari perché il terreno sottostante la linea è sprofondato: il bilancio è di cinque feriti.
Ma gran parte del ponente è stato interessato dai danni del maltempo con esondazioni dei torrenti Caramagna e Argentina. A Ceriana, dove in poche ore sono caduti quasi 334 millimetri di pioggia, otto famiglie sono state evacuate dalle proprie abitazioni. Isolati il centro di Triora e Castelvittorio, piccolo borgo nell'entroterra di Ventimiglia, dove parecchi smottamenti hanno bloccato l'accesso al paese. A Savona chiusa l'Aurelia a Borghetto Santo Spirito, tra Alassio e Albenga, a Sanremo e Laigueglia.
Ad Andora un'auto è caduta in un torrente in piena, mentre a Diano Marina una persona è rimasta bloccata nel seminterrato allagato. In provincia di Genova è chiusa per una grossa frana la strada provinciale che da Ferriere va verso Gattorna. Più grave la situazione nel levante, dove da Lavagna a La Spezia si registrano allagamenti e danni un po’ ovunque. Dalla sala operativa della Protezione civile, l’assessore regionale Renata Briano sta seguendo la situazione e contemporaneamente fa un primo bilancio dei danni verificatisi in questi giorni. Sono oltre 100 le frane che hanno colpito il territorio ligure e oltre 200 le persone sfollate, anche in via precauzionale, da Imperia alla Spezia.
«Particolarmente critica – dice l'assessore – la situazione delle frane sulle strade imperiesi, a Pigna e nei Comuni limitrofi, e anche nello spezzino a Pignone, Beverino e Vernazza, dove nel frattempo si sono verificati nuovi smottamenti. Stiamo comunque seguendo tutto il territorio ligure grazie anche all’impegno di 600 volontari».
Le oltre 200 persone che al momento sono state evacuate su tutto il territorio sono così ripartite: 108 in provincia di Imperia, 78 in provincia de La Spezia e 50 in provincia di Genova. A Uscio, nel genovese, una frana ha isolato quindici famiglie, smottamenti di terreno si registrano nel levante a Carasco, Lavagna, Lumarzo. La provinciale 225 della Val Fontanabuona è chiusa al traffico. Altre frane e smottamenti si sono registrati tra Borghetto Vara e La Spezia.
Per quanto riguarda il traffico ferroviario rimane sempre interrotto il traffico verso la Francia a causa del deragliamento dell'intercity Milano-Ventimiglia tra Andora e Cervo. Ma parecchi disagi si stanno verificando anche sulla linea Genova-La Spezia, dove i treni registrano ritardi per forti infiltrazioni d’acqua nella galleria Biassa tra La Spezia e Riomaggiore. «La Val di Vara è praticamente isolata da La Spezia – dicono a Borghetto Vara i pendolari – e per andare a lavorare nel capoluogo i casi sono due: pagare 8,60 euro di pedaggio che nessuno ci rimborsa oppure cercare di prendere la strada da Pignone che è pericolosissima soprattutto quando piove».
Intanto si guarda in su e le nuvole non promettono tregua, se non per il lieve miglioramento di oggi, ma tra la notte di domenica e lunedì pomeriggio tornerà il brutto tempo.