Anche noi coproduttori di un film

Il regista Emanuele Caruso ci chiede di aiutarlo a girare una pellicola controcorrente ispirata a una vita più sana e vicina alla natura: "La terra buona"
Alta Val Maira

Si presenta la possibilità a tutti noi di partecipare alla coproduzione di un film, che propone una tematica interessante, diretto da un regista che abbiamo conosciuto l'anno scorso con E fu sera e fu mattina, il giovane Emanuele Caruso. Fu girato con un budget di 70 mila euro raccolti fra conoscenti, fu autodistribuito e ciò nonostante ebbe un buon incasso, fu presentato in festival internazionali e vinse il premio F.I.C.E. come "Film indipendente 2014".

Piacque per la genialità e la delicatezza perché, pur parlando della fine del pianeta, evitava scene catastrofiche e drammatiche. Ci metteva di fronte al significato della vita, con semplicità e sensibilità religiosa.

Il nuovo lavoro sarà intitolato La terra buona, ispirato a una storia vera e girato in valli incontaminate del Piemonte, dove ci si trova tra cascate sentieri e dirupi selvaggi, solo natura a perdita d'occhio, e anche presso la biblioteca sapiente di un monastero antico, in alta montagna. Tema centrale sarà una concezione di vita più genuina, più vicina alla natura, che si avvale di alimentazioni e cure alternative. La storia sarà vista attraverso i toni sorridenti e pacati di chi sa ancora sperare.

Per la produzione di questo film, come per il precedente, non si ricorrerà al contributo pubblico a fondo perduto, ma a quello dei privati e si punta su una cifra assai maggiore. Tutti possiamo acquistare delle quote da 50 euro e alla fine avremo una percentuale dei guadagni, come successe per il primo, e anche biglietti al cinema, diritti supplementari, DVD e partecipazione alle riprese per chi acquista più quote.

 

Per chi desidera saperne di più indirizziamo al sito

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