Anche in Olanda
Tempo di penitenza e di pentimento per la Chiesa dei Paesi Bassi. Le ferite degli abusi vanno curate.
Poco prima di Pasqua, anche in Olanda sono venuti alla luce casi gravi di abuso sessuale su minori in vari internati gestiti da religiosi. In poche settimane hanno fatto seguito altri casi gravissimi, perché tanti minori di allora finalmente hanno trovato la forza di superare la vergogna.
Va fatta piazza pulita. Come mai prima, la Chiesa cattolica nelle parole della sua autorità massima è così esplicita e ferma. E questa purificazione può davvero avvenire, perché, nonostante crisi di fede, individualismo e perdita dei valori, il nostro tempo ha acquisito un elevato grado di apertura. Abbiamo superato le false vergogne. Pertanto ora, dopo anni di silenzio e di una cultura di insabbiamento, le cose possono emergere liberamente.
L’abuso sui minori non avviene certamente solo nella Chiesa cattolica, e in quella olandese in particolare. Ma le circostanze hanno portato la Chiesa come mai prima sul banco degli imputati. Così essa ha anche la possibilità di essere la prima a dar l’esempio nel percorso di riconoscimento, di aiuto alle vittime, di pentimento e di pulizia. Deve mettere in pratica ciò che la sua fede esige. Solo così essa può aprire la strada per dar voce a tutte le vittime di abusi e maltrattamenti.
Si tratta di riconoscere gli errori e la sofferenza delle vittime e di punire i colpevoli. Ma in definitiva si tratta di ben più. Si tratta della realizzazione in tutta la società di un atmosfera di fiducia e sicurezza per ogni persona. Di tale messaggio, la Chiesa deve essere per prima testimone.