Amo i bambini, dice Dio
Una preghiera di Michel Quoist
Tanto tempo fa, quando ero adolescente, avevo scoperto le “Preghiere” di Michel Quoist.
Erano bei testi semplici,profondi, scritti con un linguaggio che piaceva a noi ragazzi del gruppo che frequentavo allora. L’ho ritrovato dopo tanto tempo questo libretto e aprendolo mi sono incantata della preghiera che si intitola “Io amo i bambini”.
Mi sembra adatta per il nostro blog.
Eccone alcuni passaggi:
“Amo i bambini, dice Dio. Voglio che rassomigliate loro. Non amo i vecchi, a meno che siano ancora dei bambini….Bambini storpi,bambini gobbi, bambini rugosi, bambini dalla barba bianca,ogni specie di bambini che credete, ma bambini, solo bambini.
Non c’è da discutere, è decretato,non c’è posto per gli altri.
…Sono un disastro i grandi,dice Dio, si credono degli arrivati.
Amo i bambini alti, dice Dio, perché stanno ancora lottando, perché commettono ancora peccati.
Non perché li commettono, dice Dio, mi capite, ma perché sanno di commetterli, e lo dicono, e si sforzano di non commetterli più.
Ma i grandi, dice Dio, non li amo, non hanno mai fatto male ad alcuno, non hanno nulla da rimproverarsi.
E’ penoso, perché non è vero.
……
Ma soprattutto, dice Dio, amo i bambini per il loro sguardo. Lì leggo la loro età.
Nel mio Cielo non vi saranno che occhi di cinque anni, perché non conosco nulla di più bello di uno sguardo puro di bimbo.
Non deve stupire, dice Dio. Io abito in essi e mi affaccio alle finestre della loro anima.
Quando vi trovate dinanzi ad uno sguardo puro, io vi sorrido attraverso la materia.
…Alleluia, dice Dio… sono pronto a rifarvi un bel viso di bimbo, uno sguardo sereno di bimbo…
Infatti io amo i bambini, dice Dio, e voglio che rassomigliate loro.”
(dal blog di Maddalena Petrillo Triggiano e Annamaria Gatti)