America Latina. I numeri della lotta contro la povertà
Resi noti i risultati della Fondazione Getulio Vargas. Il Brasile sorprende per i tanti successi
La decisa lotta contro la povertà condotta dal governo brasiliano, guidato da Inacio Lula da Silva, sta ottenendo risultati significativi. Al ritmo attuale, secondo la Fondazione Getulio Vargas, la più prestigiosa istituzione universitaria del settore economico, il Brasile avrà ridotto la povertà a meno dell’8 per cento della popolazione.
Nel 1993, i poveri erano il 35 per cento su 147 milioni di abitanti. Si stima che nel 2014 gli abitanti del Paese sudamericano saranno 222 milioni. Secondo i dati diffusi dalla citata fondazione, tra il 2003 ed il 2009, i poveri sono passati da 50 milioni a quasi 30 milioni, con una riduzione del 43 per cento. Durante lo stesso periodo, prosegue lo studio, l’economia ha generato 13 milioni di posti di lavoro, il che sta indicando la forte dinamica di crescita del colosso latinoamericano. Per Marcelo Neri, della Getulio Vargas, «la povertà diminuisce circa un 10 per cento all’anno e stiamo entrando in un processo di diminuzione della diseguaglianza». Infatti, rispetto al passato, la crescita economica é stata accompagnata anche da un forte recupero del salario reale intorno al 53 per cento.
Si tratta di dati di grande interesse per una regione, l’America latina, che pur non essendo la più povera del mondo é invece la più disuguale. L’aumento di posti di lavoro, del salario reale, insieme alle misure adottate dal governo in queste materie ha permesso di migliorare l’annoso problema della crescita macroeconomica, ma senza effetti nella distribuzione del reddito. Si calcola, infatti, in 32 milioni di abitanti i brasiliani che hanno migliorato la loro condizione sociale.
AB_Ciudad_nueva_2010/06/20