America Centrale, come dialogare per risolvere i conflitti
C’è modo e modo di affrontare una crisi tra due Paesi per questioni di confini internazionali. Salvador Sánchez Cerén, presidente eletto del Salvador che assumerà le sue funzioni il prossimo 1° giugno, ha scelto la strada del dialogo e della cooperazione.
In occasione della sua visita ai vicini Paesi centroamericani, Sánchez Cerén ha trasformato il pomo della discordia del possesso dell’isola Conejo, sita nel Golfo di Fonseca – lo specchio di mare dell'Oceano Pacifico sul quale si affacciano El Salvador, Honduras e Nicaragua –, in una opportunità di cooperazione commerciale con mutuo beneficio. La proposta di Sánchez Cerén consiste infatti nel trasformare il golfo in una zona di pace e in un polo di sviluppo economico e commerciale.
Recentemente, si erano riaccese le tensioni tra El Salvador e Honduras dopo la costruzione di un eliporto militare sull’isola Conejo, un territorio minuscolo di mezzo ettaro di estensione, che entrambi i governi reclamano. La settimana scorsa un pescatore salvadoregno è rimasto ferito quando i militari dell’Honduras hanno aperto il fuoco in prossimità dell’isola. «La pace nella regione è fondamentale affinché i nostri popoli possano svilupparsi e così poter ottenere una maggiore felicità», ha sostenuto Sánchez Cerén durante la visita in Nicaragua, invitando il presidente Manuel Ortega a unirsi all’iniziativa. «Nella misura in cui si consolida l’integrazione e lo scambio, si consolida ciascuno dei nostri Paesi», ha insistito il presidente del Salvador, ottenendo l'adesione, seppur cauta, del presidente nicaraguense.
Ma l’iniziativa di Sánchez Cerén ha ottenuto un importante successo mettendo in agenda, sabato scorso, una visita fino a quel momento non prevista, proprio per le recenti tensioni diplomatiche, al presidente dell’Honduras Juan Hernández, col quale ha potuto discorrere per un’ora e mezza. I due presidenti hanno sottolineato la necessità di «approfondire la fratellanza» e promuovere il «dialogo costruttivo». Nel comunicato emesso congiuntamente alla fine della riunione si dichiara: «Siamo d’accordo nel lavorare ad un'alleanza strategica per lo sviluppo del commercio e degli investimenti, ed approfittiamo per invitare il Nicaragua a lavorare assieme a detta alleanza. Honduras ed El Salvador sono Paesi fratelli con profonde radici comuni e, contemporaneamente, con sfide e potenzialità che possono essere affrontate meglio insieme». Piu tardi, Hernández si è detto ottimista riguardo l’iniziativa, affermando di essere convinto che questa potrà concretizzarsi nella prima metà di quest’anno.