Alonso lascia la Ferrari. In pista scende Vettel

Il Cavallino interrompe consensualmente il contratto col suo pilota di punta e al suo posto, nella stessa conferenza stampa, viene presentato il campione del mondo della Red Bull, che esordisce: «Il sogno di una vita che si avvera»
Alonso

Con un tweet postato alle 10:53 del 20 novembre, la Ferrari ha comunicato di avere concluso il suo rapporto di collaborazione con il suo pilota di punta Fernando Alonso. Dopo cinque anni, 1186 punti, 44 podi e 11 vittorie, lo spagnolo lascia il team di Maranello, che ha ufficializzato voci di fine rapporto già da tempo in circolazione.

«La Scuderia Ferrari e Fernando Alonso comunicano di aver interrotto consensualmente il loro rapporto di collaborazione tecnico-agonistica», si legge nel comunicato diramato dal team del Cavallino, il quale gli ha rivolto «il ringraziamento per il suo grande contributo, sia sotto il profilo umano che professionale». Il pilota lascerà la squadra a conclusione di questa stagione in corso: «Nell'albo d'oro dei piloti della Ferrari Fernando Alonso avrà sempre un posto d'onore – lo ha congedato il team manager Marco Mattiacci –. A lui vanno i nostri più sentiti ringraziamenti per la sua straordinaria avventura con la scuderia, durante la quale per due volte ha sfiorato il titolo mondiale».

Fernando Alonso è sceso così dalla Rossa con un’ultima commossa conferenza stampa: «Oggi non è una giornata facile perché – ha affermato con occhi visibilmente lucidi –nonostante io guardi sempre al futuro con grande entusiasmo e determinazione, alla fine di questa stagione si chiuderà la mia avventura come pilota Ferrari. È una decisione difficile, ma allo stesso tempo molto ragionata, sulla quale dall'inizio alla fine ha prevalso il mio amore per la Ferrari. Lascio la Ferrari dopo cinque anni, durante i quali ho raggiunto il mio miglior livello professionale, affrontando grandi sfide che mi hanno spinto a trovare nuovi limiti e in cui ho dimostrato di essere anche un grande tifoso, anteponendo gli interessi della scuderia ai miei – ha concluso il pilota –. Sono molto orgoglioso di ciò che abbiamo realizzato insieme: grazie agli sforzi degli uomini e delle donne di Maranello per tre volte siamo arrivati secondi nel Mondiale di Formula 1, per due volte combattendo fino all'ultima gara, campione virtuale per molti giri. Senza ombra di dubbio, di questi ultimi cinque anni porto con me alcuni dei ricordi più belli della mia carriera, oltre a lasciare nella squadra più che amici una famiglia. Ora guardo avanti con grande entusiasmo, ma con la certezza di portare sempre il Cavallino nel cuore».

Per Alonso, nel complesso un bottino modesto rispetto alle aspettative: errori di strategia e non poca sfortuna hanno portato ad una risoluzione del contratto due anni prima della prevista fine dello stesso. In una giornata che ha l’agrodolce sapore del crocevia storico, al posto di Alonso arriva Sebastian Vettel, presentato accanto ad Alonso nella stessa surreale conferenza stampa, che ha firmato un contratto di tre anni: certo, il flop di Alonso avrebbe potuto avere storia ben diversa se nel 2010 e nel 2012 proprio Vettel non avesse vinto beffardamente proprio all’ultima gara. Il tedesco, quattro volte campione del mondo con la Red Bull, farà coppia nella prossima stagione con il confermato Kimi Raikkonen: «Per me è il sogno di una vita che si avvera», le sue prime parole. «Quando ero un ragazzino – ha confidato –, Michael Schumacher sulla Rossa era il mio più grande idolo ed ora per me è un enorme onore avere la possibilità di guidare una Ferrari. Ho già avuto un piccolo assaggio di quello che è lo spirito Ferrari quando ho conquistato la prima vittoria a Monza nel 2008, con un motore della Casa del Cavallino Rampante. La Scuderia ha una grande tradizione in questo sport e sono estremamente motivato ad aiutare la squadra a tornare al vertice. Darò il cuore e l'anima per far sì che questo accada», ha aggiunto l'ormai ex pilota della Red Bull.

Dopo l’avvicendamento occorso anche ai massimi vertici societari, che ha visto chiudere il suo ciclo con la Rossa, il presidente Luca Cordero di Montezemolo, la Ferrari affida le speranze di un nuovo corso al più giovane pluricampione della storia della Formula 1, garanzia di tenace gioventù, entusiastica esperienza e propensione al lavoro di squadra.

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