Alleanze inedite per vincere in Campania
In Campania sono andati alle urne i cittadini di circa il 15 per cento dei comuni presenti nella regione. Nessun capoluogo di provincia era chiamato a rinnovare le amministrazioni cittadine, ma si è trattato, comunque, di un test significativo. L’affluenza è stata del 73 per cento, in calo rispetto alle precedenti elezioni, ma in misura minore che in altre regioni d’Italia. I cittadini, soprattutto quelli delle città precedentemente commissariate, si sono sentiti coinvolti direttamente nella ricerca di un’amministrazione stabile. I comuni piccoli hanno registrato una partecipazione ben più alta, con picchi quasi del 90 per cento.
Nei sedici comuni con più di 15mila abitanti, ben undici hanno avuto un sindaco al primo turno: Agropoli e Capaccio, in provincia di Salerno; Casavatore, Frattaminore, Ischia, Pozzuoli, Sant’Antimo, Torre Annunziata e Torre del Greco, in provincia di Napoli; Aversa e Mondragone, in provincia di Caserta. Cinque, invece, le città nelle quali, il 20 e 21 maggio, si torna a votare: Acerra, Cardito, San Giorgio a Cremano e Volla, in provincia di Napoli; Nocera Inferiore, in provincia di Salerno.
I risultati non sono facilmente analizzabili nel complesso, a causa della massiccia presenza di liste civiche e anche perché i partiti si sono alleati in vario modo nelle diverse città. Il Pd si è presentato e ha vinto, sia con il Terzo Polo, sia con la sinistra, a Ischia ha vinto addirittura con il Pdl. Non ci sono vincitori assoluti ma, rispetto agli altri schieramenti, l’asse Pd-Udc raccoglie più consensi.
A differenza di altre regioni, non vi è stato nessun successo clamoroso per il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo. Buona, invece, l’affermazione della lista Noi Sud Libertà e Autonomia di Vincenzo Scotti. Per qualcuno la Campania si è dimostrata un laboratorio dove sperimentare la possibile alleanza Pd-Terzo Polo con un certo successo. Per altri, le anomale alleanze altro non sono che tentativi dei vecchi politici per mantenersi a galla. Molti lamentano come gli apparati di partito l’abbiano fatta nuovamente da padroni, con la riproposizione di politici molto “navigati”. Colpisce negativamente soprattutto l’assenza dei giovani.
Importante sarà anche il prossimo turno di ballottaggio, previsto per il 20 e 21 maggio. Ad Acerra si sfideranno il candidato del Terzo Polo, Raffaele Lettieri, al 37,88 per cento, e quello del Pdl, Antonio Crimaldi, appoggiato anche da Udeur e Noi Sud, con il 32,73 per cento. A Cardito, la sfida è tra Giuseppe Cirillo, sostenuto da Pd, Idv e Fli, al 44,05 per cento, e Francesco Pisano, candidato del Pdl, assieme ad Api e Udc, al 30,12 per cento.
A San Giorgio a Cremano, il sindaco uscente Domenico Giorgiano del Pd, appoggiato da Sel, Idv, Fli e Api, ha sfiorato la vittoria al primo turno con il 49,98 per cento, e se la vedrà con Aquilino Di Marco, candidato dell’Udc, con il 32,14 per cento. A Volla si confronteranno Angelo Guadagno, presentato da Pd, Sel e Idv, al 37,52 per cento, e Salvatore Ricci, sostenuto da Pdl, Udeur e Noi sud, al 29,16 per cento. A Nocera Inferiore, confronto tra il candidato di Fli, Udc e Udeur, Manlio Torquato con il 42,76 per cento, e Luigi Cremone, che con sei liste civiche ha raggiunto il 34,42 per cento.