Allarme incendi in dieci Regioni
10 richieste dal Lazio, 9 dalla Calabria, 7 dalla Sicilia, 6 dalla Campania, 4 dal Molise, 3 dalla Basilicata, 2 dall’Abruzzo, una ciascuna da Toscana, Umbria e Liguria. Sono state 44 le richieste di concorso aereo ricevute dal Centro Operativo Aereo Unificato (COAU) del Dipartimento della Protezione civile per incendi scoppiati in dieci regioni italiane fino alle 18.30 di ieri pomeriggio, giorno di Ferragosto.
Continua dunque l’emergenza incendi che sta mettendo in ginocchio mezza Italia, uccidendo animali e anche persone (tre le vittime tra Calabria e Sicilia), distruggendo campi e interi boschi e di conseguenza l’economia delle popolazioni che vi vivono.
Nei giorni scorsi, sorvolando le zone dell’oristanese devastate dai roghi a fine luglio, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha affermato: “Vedere direttamente la devastazione provocata dagli incendi fa comprendere l’immensa portata dei danni provocati alla vita dei comuni colpiti e al loro territorio e del pregiudizio arrecato al futuro dei giovani. Chi se ne è reso colpevole ha sulla coscienza una gravissima responsabilità”.
Oltre a chi appicca intenzionalmente gli incendi, ci sono coloro che li provocano per disattenzione. La Protezione civile ricorda, infatti, che la maggior parte degli incendi boschivi è causata da comportamenti superficiali e che la collaborazione dei cittadini può essere decisiva nel segnalare tempestivamente anche le prime avvisaglie di un possibile incendio boschivo al numero di soccorso del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco 115 o, dove attivato, al numero unico di emergenza 112. Fornendo informazioni il più possibile precise, si contribuisce in modo determinante nel limitare i danni all’ambiente, consentendo a chi dovrà operare sul fuoco di intervenire con tempestività, prima che l’incendio aumenti di forza e di capacità distruttiva.