Alla scoperta della religione baha’i

La comunità baha'i di Roma e la festività del Ridvàn. Un piccolo viaggio alla scoperta di un'altra religione e del suo fondatore Bahá’u’lláh
Comunità baha'i di Roma

Qualche giorno fa la comunità baha’i di Roma si è riunita per festeggiare il Ridván. «In questo giorno di centocinquanta anni fa – spiega Giovanni Fava, da nove anni segretario dell’Assemblea Spirituale nazionale dei baha’i in Italia – Bahá’u’lláh, il fondatore della religione baha’i, si ritirò per dodici giorni nel giardino del Ridván, il giardino del Paradiso, e annunciò di essere il Promesso di tutti i profeti, il Prescelto da Dio».

La religione baha’i si pone all’apice della rivelazione che Dio avrebbe fatto a tutti i popoli della terra nelle figure di Mosè, Krishna, Zarathuštra, Buddha, Cristo, Muhammad e il Bab, colui che annunciò l’arrivo del nuovo profeta Bahá’u’lláh. Si tratta di un’unica e sola rivelazione, non differente nei contenuti, ma attenta ai differenti periodi storici e sociali in cui si collocava. «Dio ha sempre guidato l’uomo nella sua storia e sempre con lo stesso messaggio di amore- dice Cosetta Scotto di Freca, uno dei nove membri dell’Assemblea baha’i di Roma -. Ciò che differenzia le religioni del mondo sono le leggi sociali e i riti che si vengono a formare solo dopo l’unica Rivelazione».

«Essendo la religione del nostro tempo, Bahá’u’lláh non si è concentrato esclusivamente sull’aspetto strettamente religioso e spirituale- continua -. Egli, anzi, ha scritto di tutto. Persino di politica e di economia. Come soluzione ai conflitti, con una lungimiranza sorprendente, proponeva un unico stato mondiale. Per questo i baha’i sono felici di partecipare attivamente, attraverso la Baha’i international community, all’assemblea delle Nazioni unite».

A livello locale la comunità baha’i ha più difficoltà a far sentire la propria voce: non è una comunità numerosa e non ama festeggiare con riti spettacolari e troppo visibili. «Rimane viva, però, nonostante i problemi, la volontà di comunicare i principi predicati da Bahá’u’lláh – precisa Giovanni Fava -. Il messaggio baha’i è un messaggio di amore e di servizio verso il prossimo, tutti lo possono condividere, a prescindere dall’appartenenza religiosa. Ciò che bisogna vincere è l’indifferenza della gente che non lascia spazio al dialogo, anzi, lo nega in partenza. E poi – conclude sorridendo- il confronto non può solo arricchirci tutti?»

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