Alla ricerca della gratuità
Il testo è frutto di una serie di interventi degli autori, organizzati dall’ufficio pastorale sociale e del lavoro della diocesi di Arezzo. Suddiviso in tre parti, esse non coincidono solo con l’intervento dei singoli relatori, ma con la logica stessa della lettura che della crisi viene proposta: etica, economica, teologica. Linguaggio e contenuto sono di immediata comprensione: esprimono competenza e sintesi tra riflessione teorica e vita; non scadono mai nella banalità e nella semplificazione.
Colpisce molto come gli autori analizzino, facciano diagnosi, ma indichino anche "terapie". Cosa per nulla facile oggi.
La prima parte evidenzia come il tema etico sia il criterio di discernimento della realtà odierna: non più appannaggio di minoranze intellettuali, ma chiave di volta per un cambiamento culturale e sociale, l’etica come capacità di giudicare il bene e il male in una legittima autonomia delle realtà terrene.
Nella seconda parte molto interessante risulta la coniugazione di sette parole che esprimono la crisi nelle sue cause, ma anche le piste da percorrere per uscirne, mentre nella terza parte si evidenzia, confermando quanto già emerso, come sia importante comprendere l’aspetto culturale dell’attuale crisi sapendo «leggere i segni dei tempi». Il riferimento al Concilio Vaticano II, e in particolare all'enciclica Gaudium et Spes, presenta la vita cristiana come un lievito che si immette nella società attraverso relazioni nuove.
Relazione come capitale sociale, non solo mercato, e ancora impegno come partecipazione, sembrano essere le parole che accompagnano questo bel testo.
Da leggere!