Alla politica necessita un forum civico permanente

Alla crisi della rappresentanza e dei partiti si deve rispondere con la formazione di un movimento popolare capace di interagire con le Istituzioni e ricreare così quel rapporto continuativo tra la base e i suoi rappresentanti. La proposta dell’associazione Nuova Camaldoli per un Forum civico permanente che sia in grado di andare oltre le elezioni del 25 settembre. Città Nuova dà spazio a riflessioni e proposte da parte dei propri lettori, nell’ottica di un dialogo aperto e costruttivo. Vedi il Focus "Dibattito verso le elezioni politiche".).

Politica e società. Demonstrators march in Rome, (AP Photo/Luca Bruno)

L’associazione Nuova Camaldoli si è fatta promotrice da alcuni anni, prima nel territorio fiorentino e successivamente anche in altre regioni quali Marche e Lazio, di eventi indirizzati a stimolare la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica su temi quali lavoro, economia, ambiente, istruzione, educazione alla pace, ecc.

Consapevoli del distacco esistente tra la base elettorale e la Politica, Istituzioni e partiti in primis, , in occasione della attuale crisi parlamentare abbiamo elaborato un appello con il quale, insieme a quelle che consideriamo urgenti priorità, proponiamo di creare un Forum civico aperto a tutti, associazioni, movimenti, singoli cittadini, per dare sostanza e consistenza ai bisogni reali della società civile, nella prospettiva di un movimento popolare capace di interagire con le Istituzioni e ricreare così quel rapporto continuativo tra la base e i suoi rappresentanti.

Molti di noi, anche negli anni passati in occasione di altri momenti elettorali, si sono fatti promotori di una iniziativa definita “Patto eletto-elettori”, cioè di un impegno a mantenere un rapporto dialogico durante tutto il periodo del mandato tra gli eletti e la base. Questo impegno, sottoscritto in campagna elettorale da un certo numero di candidati, si è concretizzato in realtà in modo molto marginale; è necessario allora che i cittadini si organizzino ed è ciò che potrebbe e vorrebbe essere il “movimento popolare”.

Certamente a tutti noi interessa, in questo periodo di campagna elettorale, presentare ai candidati e alle forze politiche quelle che nel nostro appello abbiamo descritto come “priorità” per il Paese e capire da loro non solo cosa intendono fare al riguardo, ma soprattutto come intendano farlo.

Riteniamo ancor più fondamentale quello che si potrà fare dopo, attraverso il Forum e, successivamente, attraverso il movimento. È ora che si realizzi un sostanziale cambiamento nel fare Politica: è chiaro quanto sia necessario e urgente un cambiamento radicale di questa classe politica che ha dimostrato, in questa ultima legislatura in particolare, un comportamento a volte “impresentabile”. Purtroppo anche oggi continuiamo ad assistere al solito “teatrino” da campagna elettorale, fatto di spot pubblicitari e di promesse chiaramente non realizzabili a cui chi ha un minimo di buon senso si rifiuta di credere.

Tutto ciò contribuisce a tenere lontana dal voto una sempre più alta percentuale di elettori.

La società civile deve riprendersi allora in mano la Politica.

Il prossimo Parlamento e, soprattutto, il prossimo Governo dovrà avere ben presente che non ha avuto un mandato a “comandare”, ma a “governare”: la differenza è sostanziale e la società civile ha il compito di trovare gli strumenti per ricordarglielo.

Per quanto ci riguarda siamo aperti al dialogo e al confronto con tutti coloro che hanno a cuore il bene comune, ma siamo altrettanto determinati e consapevoli che tutto non finirà il 26 settembre, anzi: tutto dovrà cominciare il 26 settembre.

Per questo abbiamo in programma alcuni incontri a livello regionale e nazionale organizzati insieme ad altre associazioni, Azione Cattolica, Acli, Meic, Fuci, Movimento dei Focolari, per far nascere il Forum civico. Il primo di questi incontri si svolgerà sabato 27 agosto a Civitanova Marche per la regione Marche.

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