Alessandro Preziosi legge Agostino
Il 13 novembre cade l’anniversario della nascita di Sant’Agostino (354 d.C -430 d.C.).
Perché non festeggiarlo rileggendo alcune tra le pagine più belle delle Confessioni, la sua opera più celebre, vero e proprio diario della sua anima? Allora, prendete nota: l'attore Alessandro Preziosi interpreta Le Confessioni di sant’Agostino a Roma, il 13 novembre alle 21. Gli ingredienti per un appuntamento di successo ci sono tutti. A partire dalla scenografia.
Il luogo prescelto è la Chiesa di Sant’Agostino, dove è sepolta la madre, santa Monica, e dove si possono ammirare tesori artistici strepitosi come gli affreschi del Caravaggio. La voce sarà quella di Alessandro Preziosi, attore di cinema, teatro e televisione, uno degli attori più conosciuti dello spettacolo italiano.
Ma soprattutto ci sarà lui, Agostino. Filosofo, teologo, mistico, poeta e pastore, una delle figure più affascinanti della storia e della cultura occidentali. Uomo inquieto, insoddisfatto delle certezze comode e consolanti, instancabile cercatore della Verità.
Se non siete a Roma potrete assaporare comunque la magia di questo evento artistico o riviverlo attraverso il cd “Agostino, Le Confessioni. Legge Alessandro Preziosi”.
Questa iniziativa vede Città Nuova in prima linea nella divulgazione del pensiero e delle opere di Agostino attraverso l’edizione completa degli scritti. Il gruppo editoriale in collaborazione con la compagnia di produzione teatrale Khoral, pubblicherà il CD che registra l’interpretazione di Preziosi – in una traduzione più moderna che, pur mantenendosi fedele al testo originario, ne facilita l’approccio con il lettore di oggi – affiancandolo all’edizione economica delle Confessioni (libro+cd, pp. 400, € 14,00). Da dicembre in libreria e sul sito di Città Nuova, www.cittanuova.it
Non è la prima volta che Preziosi si confronta con questo testo immortale. La prima volta è in occasione di una lettura pubblica qualche anno addietro. Una “illuminazione” che lo porterà in seguito nel 2010 ad indossarne i panni nella fiction omonima andata in onda su Rai1: «Un testo – conferma l’attore – che mi ha letteralmente folgorato. È una presa di coscienza sempre nuova e attuale di valori universali; una grande riflessione sul mistero della nostra vita».