Alcune mie vite
Varlam Salamov - Mondadori
Salamov, autore dei celebri Racconti di Kolyma, deportato per vent’anni nei gulag staliniani per propaganda antisovietica e riabilitato solo nel 2000, a diciotto anni dalla scomparsa è oggi universalmente riconosciuto come uno dei più grandi scrittori e poeti russi del Novecento.
A delineare meglio la sua personalità e la sua statura morale vale Alcune mie vite, che raccoglie per la prima volta i documenti dei tre processi a cui fu sottoposto, completi di tutti gli interrogatori, i rapporti informativi stilati dalle spie (anche presunti amici dello scrittore) ed alcuni suoi racconti inediti su quelle terribili vicende.
Un assaggio: «A che serve sapere, intuire, indovinare che il tale è un delatore, uno spione e il talaltro un farabutto e l’altro ancora un codardo vendicativo? Per me è più conveniente, utile e vantaggioso essere loro amico che loro nemico. O quantomeno, tenere a freno la lingua. Basterebbe solo mentire, a loro e a me stesso, ma è una cosa incredibilmente difficile, molto più difficile che dire la verità».