Al via l’anno con e per la famiglia

Nella festa di San Giuseppe e nel quinto anniversario della Esortazione apostolica Amoris Laetitia, comincia l'Anno speciale dedicato alla famiglia. Molte le iniziative per riportarla al centro della vita pubblica e della Chiesa.

Comincia il 19 marzo l’anno dedicato alla “Famiglia Amoris Laetitia”. Una esortazione apostolica di rara bellezza, spesso ridotta a pochi ristretti argomenti che fanno notizia. Una occasione per ripensare alla centralità della famiglia, al positivo che emana di per sé, per il solo fatto di esistere. «La loro stessa vita – ha detto il cardinal Farrel, Prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita – è un messaggio di speranza per il mondo e soprattutto per i giovani».

Ci si interroga spesso sul desiderio di famiglia, di relazioni, di coppia e sul declino del matrimonio. Si pensa spesso derivi da una crisi religiosa, ma a ben vedere si tratta anche di una carenza di formazione umana. Gran parte delle difficoltà coniugali nascono da crisi di relazioni non autentiche e crisi della comunicazione. È ben spiegato nei punti 232 fino a 238 dell’Amoris Laetitia. La formazione remota di una coppia, nel suo primo formarsi, ha bisogno di una cornice di formazione scientificamente fondata, basata sul reale funzionamento delle relazioni e non su filosofie astratte.

La biologia, la psicologia, la sociologia sono guide indispensabili per formare delle coppie mature. Ci sono dei meccanismi disfunzionali nella coppia che non si superano con il sentimento perché l’amore è fatto di segni, gesti, atti concreti. Occorre scavare dentro la propria storia personale, vedere quali modalità di comportamenti, sentimenti, azioni, pensieri derivano dalla nostra famiglia di origine. Ogni cammino di ogni coppia non è lineare.

Le crisi che possono durare anche anni, ma sono sempre essere possibili occasioni di crescita. Crisi che possono anche non essere manifeste e vivere sottotraccia creando delle situazioni di comodo, dove dall’esterno della coppia nulla trapela, ma si perde la linfa vitale, la felicità, la voglia di essere generativi in tutti i sensi. Insomma, senza accorgersene ci si può abituare alla crisi, si possono cristallizzare nella vita quotidiana disturbi nella comunicazione e nella relazione.

Durante il periodo di pandemia abbiamo visto crescere in modo esponenziale i divorzi e le separazioni. Sono scoppiate le coppie che erano già in crisi che non hanno retto l’urto della convivenza forzata.

Questo anno, dal 19 marzo 2021 fino al 26 giugno 2022 sarà una occasione per leggere, approfondire, confrontarsi sull’Amoris Laetitia come strumento non di studio, ma da mettere in pratica nella vita concreta nelle coppie, nelle associazioni, nei movimenti, nelle parrocchie, per chiunque voglia leggere e vivere un testo per le coppie di oggi.

A cosa serve la famiglia? Nell’annunciare l’anno dedicato alla Famiglia Amoris Laetitia lo ha ben spiegato il cardinal Farrell: «La famiglia rimane per sempre “custode” delle nostre relazioni più autentiche e originarie, quelle che nascono nell’amore e ci fanno maturare come persone». L’anno che ci aspetta diventa una «opportunità per raggiungere le famiglie, per non farle sentire sole di fronte alle difficoltà, per camminare con loro, per ascoltarle e per intraprendere iniziative pastorali che le aiutino a coltivare il loro amore quotidiano». In linea con la «Chiesa in uscita» tanto auspicata da papa Francesco.

Ci stimola a chiederci, ma noi come coppia siamo in uscita verso gli altri, cosa possiamo fare per le altre famiglie? La famiglia, infatti, non è solo oggetto da analizzare al microscopio per evidenziare le sue crisi, ma è soggetto di un cambio di mentalità, di iniziative, di azioni, di vicinanza e accompagnamento che solo la creatività dell’amore può suggerire. Per questo occorre sempre un rinnovamento della formazione, a 360 gradi, non solo pastorale, ma anche nelle scienze umane, per saper accompagnare da parte di famiglie e pastori chiunque venga con noi in contatto.

È lo stesso concetto che sottolinea Gabriella Gambino Sotto-Segretario del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita nella conferenza stampa di presentazione. Valorizzare la bellezza delle famiglie cristiane, per renderla «percepibile agli occhi dei bambini e dei giovani, perché si sentano attratti dal dono del matrimonio».

E sono molti gli atteggiamenti da imparare per poter vivere bene l’amore quotidiano, «alle preziose indicazioni sulle componenti emotive, affettive e sessuali dell’amore; pensiamo alla generatività e all’accoglienza e della vita, pensiamo alle varie dimensioni relazionali che si vivono in famiglia – quelle intergenerazionali, fra fratelli e con gli anziani – pensiamo alle preziose indicazioni sull’educazione dei figli – educazione morale, spirituale e sessuale – alla proposta di coltivare una specifica spiritualità coniugale e familiare».

Tra le iniziative la proposta di un ciclo di 12 percorsi. In particolare, sul sito del dicastero Famiglia, Laici e Vita saranno inseriti mensilmente dieci video sulla Esortazione, con la partecipazione del papa e di alcuni testimonial. Si propongono due agili libri pubblicati dalla Libreria Editrice Vaticana: Insieme è bello e Il Papa parla ai piccoli.

All’amore familiare oggi è dedicato un webinar presso il Pontificio Istituto “Giovanni Paolo II” per Studi su Matrimonio e Famiglia, organizzato dal Vicariato e dal Dicastero. Un altro incontro online sarà il forum che si terrà dal 9 al 13 giugno con le Conferenze episcopali di tutto il mondo e i loro uffici di pastorale familiare.

E il 25 luglio verrà celebrata la prima Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani. «Ma la gran parte delle risorse – spiega la Gambino – verranno dalle diocesi, dai movimenti e dalle associazioni familiari, che sotto il nostro impulso e con uno spirito di autentica comunione stanno lavorando intensamente per implementare tutto ciò che già fanno di buono e per prendere iniziative nuove». Si è avviato un processo lungo che non si concluderà, di certo, con l’Incontro Mondiale delle Famiglie nel 2022.

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