Al via la Formula Uno 2023: incubo Ferrari
Nell’ultimo fine settimana è iniziata ufficialmente la stagione 2023 della Formula Uno. Tantissime le novità, a partire dal regolamento: tra le più attese – soprattutto da alcuni team – quelle relative all’aumento dell’altezza minima del plank di 10 mm e dei bordi laterali di 15 mm per evitare il fenomeno del purpoising, ossia quel movimento oscillatorio che si nota in rettilineo di cui molti si erano lamentati. Sempre per quanto riguarda il regolamento cambiano anche alcuni aspetti inerenti la sicurezza, con un roll-bar (la struttura protettiva predisposta sopra il pilota in caso di ribaltamento) più grande e resistente, e il peso minimo delle monoposto che scende da 798 a 796 chili.
La stagione al via
Oltre ai cambiamenti della Fia, però, anche molte new entry e cambi all’interno delle scuderie. Iniziando dalla nostra mitica Rossa, abbiamo un importante cambio al muretto: l’ingegnere francese Frederic Vasseur prende il posto del dimissionario Mattia Binotto come team principal. Cambia anche la guida della McLaren: il nostro connazionale Andrea Stella sostituisce Andreas Seidl, passato alla Sauber. In questa nuova stagione, anche tre esordienti nella massima serie: Logan Sargeant in Williams al posto di Latifi; Nyck de Vries che occupa il sedile della Alpha Tauri lasciato libero da Gasly, passato alla Alpine, e Oscar Piastri ingaggiato dalla McLaren. Cambiamenti anche per l’ex ferrarista Fernando Alonso che a 41 anni, lungi dall’idea di ritirarsi, passa alla Aston Martin, mentre Esteban Ocon rimpiazza il due volte campione del mondo alla Alpine.
I segnali delle prove libere
Le monoposto più veloci al mondo ripartivano in Bahrain con un weekend intenso e ricco di sorprese già dalle prime prove libere del venerdì, con la Aston Martin di Alonso che registra il secondo tempo tra le due “Oranges”. Lo spagnolo stupisce ancora nella seconda sessione di prove libere in cui registra addirittura il tempo più veloce davanti alle due Red Bull e alla Ferrari di Leclerc, ben lontana per Sainz che, se nella prima sessione di libere aveva registrato il peggior tempo, nella seconda registra solo il quattordicesimo. Di pari passo anche le terze prove, con la Aston Martin sempre più veloce, ma con Sainz che si avvicina al gruppo davanti e Hamilton che registra il quarto tempo.
Molto intense anche le qualifiche, che hanno mostrato come il gap tra le vetture sembri quest’anno molto ridotto rispetto alla stagione precedente. Tiratissimo, infatti, già il passaggio dalla prima alla seconda prova di qualifica, come dimostrano la settima posizione di Verstappen, la decima del suo compagno dietro. Molto difficile anche la seconda prova di qualifica, in cui si qualificano i primi dieci della prima, capitanati dal monegasco della rossa. Molto tirata, ma meno spettacolare rispetto al solito, soprattutto per i tifosi del Cavallino, è stata la lotta per la pole position, in cui si assisteva ad un clamoroso ritiro di Leclerc per l’ultimo tentativo per salvare un set di gomme morbide per la gara, così come concordato precedentemente con la scuderia. Nonostante questo, le due rosse si piazzavano comunque bene in terza posizione, per il monegasco, e in quarta per lo spagnolo, subito dietro le due Red Bull di Verstappen e Perez.
GP: dallo sprint al disastro
Il 2023 partiva quindi di strategia per il team di Maranello, una strategia che sembrava vincente quando, allo spegnimento dei semafori, la SF-23 di Leclerc guadagnava la posizione su Perez e si attaccava all’olandese. La gara tra i primi quattro procedeva abbastanza tranquillamente per i primi giri mentre, appena dietro, una clamorosa lotta Aston Martin- Mercedes si accendeva con Alonso che riusciva ad avere la meglio su Russell. Meno tranquilla la gara per il debuttante australiano Oscar Piastri, costretto al ritiro dopo appena 15 giri, e il francese Esteban Ocon, che rimediava una penalità dopo l’altra, prima del ritiro al giro 44. Un ritiro arrivava, purtroppo, anche per la rossa quando il pilota del principato, da parecchi giri ormai saldamente sul podio dietro le due Red Bull, era clamorosamente costretto al ritiro a soli 16 giri dalla fine a causa di problemi al motore.
Ma se il mondo si fermava per Leclerc, la gara proseguiva con un Sainz che si ritrovava sul podio inseguito, però, da due signori forti di nove titoli mondiali in due (Alonso e Hamilton). Nonostante l’incoraggiamento del box che lo spingeva a resistere, lo spagnolo perdeva il terzo posto contro il connazionale e riusciva, a stento, a tenere a bada il sir inglese. Alla bandiera a scacchi arrivavano, quindi, assolutamente indisturbati i due uomini della Red Bull seguiti da Alonso, Sainz, Hamilton e Stroll che, anche dolorante, aveva la meglio su una Mercedes; seguivano Russell e tutti gli altri, fino ai ritirati. Primo Gran Premio del 2023 quindi ricco di debutti, belle sorprese e conferme, soprattutto dagli Oranges, che si confermano campioni in carica. Spiacevoli conferme purtroppo anche dalle rosse che lamentano ancora problemi di affidabilità. Una domenica quasi disastrosa per la Ferrari che, se ha sicuramente aggiunto un tassello molto importante, deve aggiungerne qualcun altro determinante, quanto meno per competere
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