Al via Gen C, ministra Dadone: “Siete la generazione del cambiamento”

Presentato a Roma il progetto Generazione changemaker per costruire una grande comunità di ragazze e ragazzi che siano promotori del cambiamento sociale. La ministra Dadone: «Il Paese e tutta l’Europa contano sui giovani»
(da: Uff. stampa Agenzia nazionale giovani)

«Avete di fronte una grande sfida. Si è parlato di voi come della generazione Covid: in realtà siete la generazione del cambiamento». Le parole della ministra per le Politiche giovanili Fabiana Dadone mettono al centro i giovani e danno loro fiducia. Il 23 giugno a Roma, presso il Museo condominiale di Tor Marancia, luogo simbolo del cambiamento, è stato presentato Generazione changemaker. Abbreviato con la sigla Gen C, il progetto è stato realizzato dall’Agenzia nazionale per i giovani, in collaborazione con Ashoka Italia. L’obiettivo è quello di incentivare il protagonismo giovanile e costruire una grande comunità di ragazze e ragazzi che siano promotori del cambiamento sociale.

La giornata è iniziata con la visita guidata al museo diffuso del condominio di Tor Marancia, a cura della storica dell’arte Roberta Bernabei. I 21 murales sono stati realizzati sugli edifici da artisti internazionali e globetrotter che hanno abitato in questo luogo, creando sinergia con i residenti e lasciandosi ispirare dalle loro storie. I membri dell’associazionismo giovanile, arrivati da tutta Italia, si sono confrontati tra di loro, con Dadone e con le generazioni più anziane, per progettare un cambio di rotta, anche in vista dei finanziamenti del Next generation Eu.

(foto Città Nuova)

«Tutto il Paese e tutta l’Europa contano sui giovani – prosegue Dadone –. Oggi abbiamo sentito molte associazioni giovanili che hanno progettualità molto belle sui territori e che possono essere da ispirazione per altri ragazzi. La ventata innovativa che possono portare i giovani è davvero fondamentale».

Lucia Abbinante, direttrice dell’Agenzia nazionale per i giovani, ha voluto sottolineare il motivo per cui ci si è radunati proprio al Museo condominiale di Tor Marancia: «Oggi siamo in questo luogo che è simbolo di cambiamento. Qui abbiamo scelto di presentare Gen C, il progetto con cui vogliamo dare voce alla comunità giovanile del nostro tempo. A quelle ragazze e ragazzi che quotidianamente mettono le proprie energie e le proprie competenze al servizio del territorio».

Il punto di partenza condiviso è quello di dover sradicare tutti pregiuidizi che ci sono sulle nuove generazioni e assecondare la spinta al cambiamento che arriva proprio da loro. Vengono spesso considerati svogliati e disinteressati, quando la realtà è diametralmente opposta. «Questo programma lanciato oggi è ‘open-source’ e funzionerà grazie all’ingaggio dei numerosi partner che si riconoscono in una diversa visione e narrazione dei giovani e che vorranno accompagnarci in questo viaggio», ha commentato Federco Mento, direttore di Ashoka Italia. Tra gli altri sostenitori, ci sono associazioni come Fondazione Vincenzo Casillo, Save The Children, Giovani per l’Unesco e Giovani delegati delle Nazioni Unite.

(da: Città Nuova)

Il progetto “Gen C: generazione changemakers” prevede due momenti: una prima fase è finalizzata a raccogliere, attraverso il coinvolgimento diretto di giovani studenti e universitari, dati e informazioni sull’innovazione e il protagonismo delle nuove generazioni in Italia, con l’obiettivo di disseminare e comunicare le loro idee di cambiamento; la seconda fase prevede la nascita e il consolidamento della comunità degli “Young Changemakers”, cioè giovani protagonisti del cambiamento sociale che saranno incoraggiati a promuovere i Programmi europei, le loro idee e le esperienze vissute, al fine di generare un effetto moltiplicatore tra pari e sul territorio.

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