Aiutiamoci: il fondo solidale contro la crisi

Una campagna di solidarietà, promossa dalla Fondazione Comunitaria del Lecchese Onlus, che in poco tempo ha raccolto oltre 5 milioni di euro a sostegno dei servizi ospedalieri, sociali ed educativi del territorio, per contrastare l’emergenza sanitaria e la povertà

Nessuno deve essere lasciato solo, con questo obiettivo nasce il Fondo solidale AIUTIAMOCI, della Fondazione Comunitaria del Lecchese Onlus, per far fronte alla crisi economica e sociale causata dall’emergenza sanitaria. La Fondazione nasce per promuovere una cultura della donazione e stimolare le erogazioni liberali a favore di progetti d’utilità sociale coinvolgendo le realtà presenti sul territorio e favorendo così la crescita delle realtà locali. Così, durante la prima fase della pandemia, la Fondazione ha deciso di rispondere lanciando una raccolta fondi a sostegno dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale di Lecco che gestisce i presidi ospedalieri di Lecco e Merate.

Grazie al contributo di cittadini, associazioni, aziende ed enti pubblici per un totale di 8.606 donatori, sono stati raccolti in pochi mesi 4.332.608 euro, utilizzati per potenziare l’operatività dei reparti ospedalieri impegnati nel contrasto all’epidemia da coronavirus.

Con il protrarsi della pandemia e la nascita di nuove forme di povertà, è stata lanciata “AIUTIAMOCI 2.0″, una seconda campagna solidale concentrata questa volta sulla ripartenza dei servizi sociali ed educativi del territorio, come ad esempio l’organizzazione dei centri estivi per i più giovani. Anche in questo caso, in pochi mesi sono stati raccolti oltre un milione di euro grazie a donazioni pubbliche e private.

Così nasce anche una terza fase della campagna di solidarietà, Il Fondo “AIUTIAMOCI – contrasto alle povertà”, iniziativa territoriale partecipata tra enti non profit ed enti pubblici con l’obiettivo di portare sostegno a progetti nel campo delle povertà alimentari, abitative, economiche ed educative, per mettere al primo posto anziani, minori e disabili, le fasce più deboli e più colpite. Anziani e giovani hanno pagato più di altri il lockdown, con l’isolamento preventivo e la chiusura dei luoghi del sapere e dello studio, per questo il Fondo arriva come risposta concreta, a sostegno di progetti che cercano di contenere quotidianamente le difficoltà dei cittadini. Dalla Caritas di Oggiono ai progetti di emergenza alimentare e spreco, una parte delle donazioni andrà inoltre a quelle associazioni che si occupano di recuperare materiale didattico a favore delle famiglie segnalate dai servizi sociali. Una collaborazione che scommette sulla solidarietà e che mette al centro le persone e i loro bisogni, per continuare a dare un valore e un sostegno alla comunità.

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