Aiuti e sostegni
Crisi finanziaria e soggetti meritevoli di sussidi economici: questi i termini di riferimento attorno ai quali ruotano alcune misure legislative adottate negli ultimi mesi a vantaggio delle famiglie a basso reddito, così come a favore di lavoratori, pensionati e soggetti non autosufficienti. Non a caso è stato battezzato con l’aggettivo anticrisi il decreto n. 185/2008, approvato dalla Camera dei deputati il 15 gennaio u.s. Vediamo in breve cosa propone. Il bonus famiglia È prevista la possibilità di accedere ad un bonus il cui ammontare può variare da 200 fino a mille euro in considerazione sia del reddito realizzato sia dei componenti del nucleo familiare del richiedente. Esso viene di fatto erogato o dal suo datore di lavoro (in tal caso viene aggiunto allo stipendio nella busta paga) o dall’ente pensionistico, e la relativa domanda va presentata (se fatta con riferimento al numero di componenti del nucleo familiare e al reddito complessivo relativi all’anno 2007) entro il 28 febbraio 2009 o (se fatta con riferimento all’anno 2008) entro il 31 marzo 2009; in ogni caso, se il bonus non è erogato né dal datore di lavoro né dall’ente pensionistico, potrà essere richiesto in via telematica all’agenzia delle entrate (in tal caso i suddetti termini sono prorogati di qualche mese). Sul suo sito www.agenziaentrate.gov.it l’Agenzia ha predisposto già il testo dei modelli (definiti sostituto o agenzia) da utilizzare per la relativa richiesta. È necessario comunque che il reddito familiare del richiedente (e quindi non solo quello da lui prodotto, ma anche quello prodotto dal coniuge non separato, dai figli e altri stretti congiunti) per l’anno 2008 sia composto esclusivamente da redditi di lavoro dipendente, o da pensione o fondiari (cumulati questi ultimi eventualmente solo ai precedenti e di importo non superiore ad euro 2.500); e bisognerà che il richiedente rilasci un’autocertificazione in cui indichi i nominativi del coniuge, dei figli e di altri familiari a carico ed il possesso dei requisiti per accedere al bonus. L’Agenzia delle entrate potrà poi effettuare eventuali controlli sui benefici accordati, recuperando quelli non spettanti. Eccedenze delle rate di mutuo Si tratta di una misura finalizzata a sostenere quei cittadini che fino al 31 ottobre 2008 abbiano contratto un mutuo, tuttora in corso, a tasso variabile (non fisso) per l’acquisto (costruzione e ristrutturazione) dell’abitazione principale e a fronte dei quali, nel corso del 2009, siano dovute rate che risultino calcolate ad una tasso superiore al 4 per cento. La parte di tali rate che eventualmente superi questo tasso viene accollata dallo Stato, con modalità che saranno dettate da un apposito decreto. Blocco tariffe Bollette leggere con tariffa agevolata (per la fornitura di energia elettrica) a vantaggio di clienti domestici presso i quali sono presenti persone in gravi condizioni di salute che necessitano di apparecchiature medico-terapeutiche alimentate da energia elettrica e necessarie per il loro mantenimento in vita. Inoltre a decorrere dal 1° gennaio 2009 le famiglie in condizioni di disagio economico (così come quelle con almeno quattro figli e redditi bassi), aventi diritto all’applicazione delle tariffe agevolate per la fornitura di energia elettrica, hanno diritto anche alla compensazione della spesa per la fornitura di gas naturale: in pratica possono evitare di sostenere la spesa per la fornitura del gas fino all’importo di quella sostenuta per l’energia elettrica. La compensazione della spesa si attua in forma differenziata per zone climatiche e in base al numero dei componenti della famiglia, in modo tale da determinare una riduzione della spesa indicativamen- te del 15 per cento. Per la fruizione di tale beneficio, i soggetti interessati presentano al comune di residenza un’apposita istanza secondo le modalità stabilite per l’applicazione delle tariffe agevolate per la fornitura di energia elettrica. È poi previsto in generale che limitatamente all’anno 2009 gli incrementi tariffari autostradali siano sospesi fino al 30 aprile 2009 e siano applicati a decorrere dal 1° maggio 2009. Fondo per i nuovi nati È prevista la istituzione di un fondo destinato ad iniziative di carattere nazionale miranti ad incentivare il ricorso al credito per le famiglie con un figlio nato o adottato con una dotazione di 25 milioni di euro per ciascuno degli anni 2009, 2010, 2011, e finalizzato al rilascio di garanzie dirette, anche fidejussorie, alle banche e agli intermediari finanziari. In parole povere si potrà ottenere – con le modalità da stabilirsi con apposito decreto – che siano utilizzati importi affluenti in questo fondo per garantire quegli enti (banche o intermediari finanziari) chiamati a loro volta ad erogare credito a favore di famiglie con nuovi nati. Il fondo (ancora da costituire) provvederà anche a corrispondere contributi in favore delle famiglie di nuovi nati o bambini adottati nei detti anni, portatori di malattie rare (saranno individuate in un apposito elenco). La social card Meno fortunato è stato invece l’esordio della cosiddetta Carta acquisti, la carta prepagata e ricaricabile emessa da Poste italiane SpA (del valore di 40 euro al mese) e prevista – come stabilisce un decreto del giugno 2008 – al fine di soccorrere le fasce deboli di popolazione in stato di particolare bisogno, che ne facciano richiesta ed abbiano i relativi requisiti, utilizzabile per il sostegno della spesa alimentare e dell’onere per le bollette della luce e del gas. Infatti nel gennaio di quest’anno alcune carte, rilasciate ad alcuni cittadini, risultavano ancora non caricate. Il ministro Tremonti si è pubblicamene scusato dell’accaduto, giustificando la circostanza con riferimento alla novità della procedura. Comunque è previsto che nel corso del corrente anno la Carta acquisti dovrebbe essere caricata ogni due mesi con 80 euro (40 euro al mese) sulla base degli stanziamenti via via disponibili (negli ultimi tre mesi del 2008 avrebbe dovuto essere caricata con 120 euro). La carta può essere utilizzata anche al fine di ottenere sconti nei negozi convenzionati che sostengono il programma Carta acquisti e di accedere direttamente alla tariffa elettrica agevolata; essa viene concessa agli anziani di età superiore o uguale ai 65 anni (con redditi bassi, di regola 6 mila euro) o alle famiglie con bambini di età inferiore ai 3 anni (in questo caso il titolare della carta è il genitore) che siano in possesso di particolari requisiti e con redditi bassi (per le persone anziane di 65 anni o over 65, il limite di reddito è di 6 mila euro annui, che sale a 8 mila per gli anziani di 70 anni o più). Asili nido Così come è stata ripristinata dalla finanziaria del 2009 (legge n. 203 del 2008) la detrazione ai fini Irpef nella misura del 19 per cento delle spese documentate dai genitori per la frequenza degli asili nido per un importo di 632 euro annui per ogni figlio. Certo si tratta di microaiuti, piccole gocce in un mare ricolmo di problemi e tensioni, anche psicologiche; ma proprio per questo, forse, meritevoli di essere segnalati, nonostante tutto. Soprattutto sperando che ad essi si possa concretamente accedere, laddove possibile, senza eccessive difficoltà di procedura.