Aironi: equilibristi o trampolieri?
Itrampoli non sono certo d’inciampo, anzi conferiscono quell’aria di nobiltà che dà fascino alla loro struttura. Zampe lunghe? No problems, potrebbe essere lo spot della famiglia ardeidi, quella che raccoglie la maggior parte delle specie di trampolieri della nostra penisola. Certo che quei trampoli per zampe possono provocare qualche problema di equilibrio tra le canne dell’habitat di palude. Ma proprio l’apparente difficoltà si trasforma in un trampolino di lancio per la sopravvivenza di questo gruppo. Le zampe lunghe sono a tal punto concorrenziali per importanza riguardo alla sopravvivenza, che un airone incapace di volare per un danno alle ali, può comunque sopravvivere per molto tempo in ambiente paludoso, con un handicap che sarebbe altrimenti letale per la maggior parte delle altre specie di uccelli. Non altrettanto si potrebbe dire se fosse incapace di camminare. Le zampe permettono infatti agli ardeidi di spostarsi o restare immobili anche per molto tempo, in acque relativamente profonde, a caccia di prede; ma anche di camminare e correre su terreni asciutti, saltare fossi, guadare fiumi, sostare tra le fronde e i rami degli alberi, riposare su singoli pali, aggrapparsi alle canne; insomma trampoli per tutte le necessità e per molteplici habitat. Certo che l’incedere nobile conferito dai molti decimetri di sostegno cozza con atteggiamenti piuttosto buffi nei movimenti aerei o nel canneto. Stare in equilibrio tra le allungate e deboli foglie di tifa o le ondeggianti cannucce di fragmites è impresa ardua. Ma gli aironi non si perdono d’animo. L’allenamento ha radici ancestrali, frutto di migliaia di anni di prove e tentativi superati comunque con successo, se le tante specie della famiglia vi- vono nelle paludi di quasi tutto il pianeta. In Italia, negli ambienti adatti, sono presenti diverse specie. Le dimensioni maggiori sono appannaggio dell’airone bianco maggiore e dell’airone cenerino. Entrambi vantano lunghezze di 30, 40 centimetri per zampa. Il più diffuso è invece la garzetta, un airone bianco dalle piccole dimensioni e con caratteristici colori neri sulle zampe, gialli sui piedi. Tra i mini-aironi il tarabusino è un simpatico migratore di stanza in Italia soltanto nella buona stagione; per il resto nelle paludi della savana africana. Tra i più rari il tarabuso, curioso airone dai colori mimetici e portamento delle piume volte quasi a copertura dei trampoli. Altri invece hanno abitudini notturne come la nitticora, che ama sostare e sonnecchiare tutto il giorno sui rami dei salici dei boschi a lato dei fiumi. All’imbrunire, in piccoli gruppi, spicca il volo per risalire i greti fluviali in cerca di pesci e anfibi. La sgarza ciuffetto è la più tarchiata, con minori difficoltà di… equilibrismo. L’airone rosso, invece, è il più longilineo, legato ai canneti palustri più antichi e maturi. Scorgere quindi la sagoma dell’airone, slanciata ma immobile accanto al ristagno d’acqua, colta nell’attimo del passaggio della nostra auto, non è certamente un’esperienza rara, ma non è comunque esaustiva per conoscere le prerogative del suo comportamento. ARDEIDI IN ITALIA Appartenenti alla famiglia degli ardeidi sono 11 le specie di aironi segnalate come stabilmente presenti in Italia. La loro struttura corporea è particolarmente adatta alla vita di palude. Le zampe multiuso, e la struttura longilinea con collo allungato e becco a fiocina, permettono agli ardeidi di essere particolarmente abili nella caccia di pesci e anfibi, loro cibo preferito. Alcuni sono migratori, altri stanziali. Frequentano ambienti palustri, ma anche laghi, fiumi, canali e piccoli fossi a condizione che dispongano di acque di bassa profondità. Le coppie nidificanti sono segnalate in aumento negli ultimi anni. La garzetta è la specie più comune con una popolazione italiana stimata in quasi 30 mila coppie, viceversa tra i più rari l’airone rosso e il tarabuso con poche decine di coppie segnalate negli ultimi anni.