Africa, iniziate le vaccinazioni
Sierra Leone. Lunedì 15 marzo, la Sierra Leone ha lanciato la sua campagna di vaccinazione contro il Covid-19. Il Paese utilizzerà il vaccino cinese Sinopharm e quello anglo-svedese AstraZeneca, da diversi giorni in prima pagina nel mondo a seguito di alcuni casi di presunte complicazioni e decessi. La Repubblica Democratica del Congo (Rdc) e il Camerun hanno preferito aspettare prima di lanciare la campagna vaccinale con AstraZeneca. Ma secondo il ministro della sanità della Sierra Leone, il dott. Austin Demby, il vaccino anglo-svedese è “sicuro ed efficace”. E l’Ema, l’Agenzia europea per i medicinali, ha affermato che non ci sono finora prove di un aumento di pericolosi coaguli di sangue legati ai vaccini.
Il presidente sierraleonese Julius Maada Bio è stato vaccinato a Freetown nel corso di una cerimonia durante la quale sono stati vaccinati anche vari funzionari governativi e parlamentari.
«È un passo importante per noi ricevere il vaccino, e invito tutti gli abitanti della Sierra Leone a farsi vaccinare», ha aggiunto il capo dello Stato. La Sierra Leone ha ricevuto 96 mila dosi del vaccino sviluppato congiuntamente dall’Università di Oxford e AstraZeneca grazie al programma Covax dell’Oms. Le 200 mila dosi di vaccino Sinopharm sono state offerte nell’ambito della campagna di presenza in Africa portata avanti dal Governo cinese. La prima fase della campagna vaccinale riguarda gli over 70, insegnanti, vigili del fuoco, personale medico-infermieristico e membri del governo. La Sierra Leone, Paese di 7,5 milioni di abitanti, ha registrato ufficialmente 3.937 casi di coronavirus, con 79 decessi.
Somalia. Lo stesso giorno, il 15 marzo, la Somalia ha ricevuto la sua prima consegna di vaccini dall’iniziativa Covax, che mira a facilitare ai paesi più poveri l’accesso ai vaccini. 300 mila dosi di vaccino AstraZeneca sono arrivate all’aeroporto di Mogadiscio tramite il Programma alimentare mondiale (Wfp). La ministra della sanità, Fawziya Abikar Nur, ha detto che il suo paese ha “sistemi forti” per portare avanti la campagna di vaccinazione. Come nella maggior parte dei paesi, gli operatori sanitari e i più vulnerabili saranno i primi ad essere vaccinati. In Somalia, il numero dei contagi da coronavirus è aumentato del 77% a febbraio, raggiungendo 9.190 casi rilevati. Il Paese, che sta affrontando una nuova ondata di pandemia, ha finora registrato 367 morti.
Etiopia. Anche in Etiopia inizia ad essere somministrato agli operatori sanitari il vaccino AstraZeneca. Il governo etiope ha lanciato la sua campagna di vaccinazione nella capitale Addis Abeba, alla presenza del rappresentante dell’Oms nel Paese, il dott. Boureima Hama Sambo, che ha esortato “le comunità e i leader a costruire la fiducia”, e ad incoraggiare la “domanda di vaccino” superando rapidamente la mancanza di informazione. Anche l’Etiopia è uno dei paesi beneficiari dell’iniziativa Covax dell’Oms . Il 7 marzo il Paese ha ricevuto 2,2 milioni di dosi. Con una popolazione di 115 milioni, l’Etiopia intende vaccinare il 20% della sua popolazione entro la fine dell’anno.
Tunisia. Sabato 13 marzo, a Tunisi, al personale medico tunisino sono state somministrate le prime dosi del vaccino russo Sputnik V. Il governo aveva precedentemente annunciato una prima consegna di 93 mila dosi di vaccini Pfizer/BioNTech e Oxford/AstraZeneca a metà febbraio, nell’ambito del programma Covax , ma come ovunque le consegne legate a Covax sono state ritardate. Così la Tunisia ha fatto ricorso al vaccino russo, anche se non è ancora approvato dall’Ema. La Tunisia mira a vaccinare almeno la metà dei suoi circa 11 milioni di abitanti entro l’anno.
Nigeria. Il 12 marzo è stato il primo giorno di campagna di vaccinazione contro il Covid-19 nello Stato di Lagos, in Nigeria. Akin Abayomi, commissario regionale per la salute, ha detto di aver ricevuto oltre 500 mila dosi di vaccino AstraZeneca.
Ruanda. Il presidente ruandese Paul Kagame è stato il primo capo di stato a ricevere il vaccino in Africa orientale, l’11 marzo scorso. Il Paese, che ha una popolazione di 12 milioni, prevede di vaccinarne il 30% quest’anno e il 60% entro la fine del 2022. Il Ruanda ha ricevuto finora 100 mila dosi del vaccino Pfizer/BioNTech e 240 mila dosi di AstraZeneca. Un totale di 230 mila ruandesi sarebbero già stati vaccinati, secondo la presidenza del Paese. Il Ruanda ha effettuato più di un milione di test e rilevato quasi 20 mila contagi, di cui 271 decessi. Ha imposto alcune delle misure più severe in Africa, tra cui uno dei primi lockdown completi, a marzo 2020. La capitale Kigali è stata completamente bloccata a gennaio 2021 per due settimane, dopo un aumento del numero di casi.