“Adotta un embrione”
Durante la fecondazione in vitro di solito vengono fertilizzati almeno una dozzina di ovuli: solo alcuni però vengono impiantati nell’utero della donna. Quelli che avanzano possono essere congelati in vista di una gravidanza successiva, oppure donati alla ricerca scientifica, o distrutti o dati ad altre coppie. La Casa bianca e il governo americano hanno lanciato la campagna di sensibilizzazione “Adotta un embrione”, per privilegiare quest’ultima possibilità rispetto alle altre. Sono stati stanziati fondi per un milione di dollari. Nell’iniziativa non si usa il termine “donazione”, ma “adozione” di embrioni: questi cioè non sono considerati oggetti da donare a piacimento, ma soggetti legalmente adottabili. Attaccamento alla vita Fin dalla nascita la piccola Frankie Owen, 18 mesi, aveva sofferto di problemi di cuore ed aveva bisogno di un’operazione di bypass. Dopo due operazioni a cuore aperto, le sue condizioni di salute non sono migliorate. I medici hanno perso le speranze ed hanno suggerito ai genitori di acconsentire a spegnere le macchine, alle quali la bambina era attaccata per sopravvivere. Frankie però ha resistito. Dopo ben 25 giorni, ha ripreso conoscenza e le sue condizioni sono sorprendentemente migliorate. “Frankie ha dimostrato – ha detto la mamma – il suo attaccamento alla vita”. Premio per un bebé In Liguria, dove risiedono oltre un milione e 600 mila abitanti, nascono sette bambini ogni mille persone. Il comune di un piccolo centro della Val Bormida, Calizzano (Savona) ha pensato ad una singolare iniziativa: un assegno di 750 euro come premio “una tantum” per la coppia che mette al mondo un bebè. “Dei nostri 1600 abitanti, – spiega il sindaco, Enrico Mozzoni – il 10 per cento, oltre 160, sono ultraottantenni e 400 hanno già superato i 65 anni. I giovani scarseggiano. Attualmente, quelli in età scolare, tra asilo, elementari e medie non raggiungono in totale i 100. Questa situazione situazione indica chiaramente come ci sia bisogno di nascite “. Accesso protetto ad Internet www.davide.it è il sito nato per “proteggere i ragazzi dai contenuti sconvenienti che si presentano sulla rete in misura davvero imponente e con modalità subdole ed invasive”. Quando ci si collega ad Internet tramite Davide, entra in azione un filtro, costantemente aggiornato, che impedisce la visione dei siti contenenti pornografia, violenza e pedofilia. Il servizio è rivolto ai genitori che voglionoproteggere la navigazione dei propri figli, e a scuole, aziende, associazioni che desiderano una connessione veloce e filtrata per avere solo il meglio di Internet. Per utilizzarlo è sufficiente registrarsi sul sito. Il collegamento è gratuito per i privati, mentre è richiesto un canone di accesso (125 annui) per le scuole, parrocchie, associazioni Onlus.