Addio a Ryuho Okawa, fondatore di Happy Science

È scomparso il 2 marzo, all’età di 66 anni, il fondatore di Happy Science, un discusso movimento giapponese, di ampia diffusione a detta dei suoi membri, sorto negli anni ’80 nell’ambito del fenomeno delle “nuove religioni”
Okawa Happy science
In questa foto scattata domenica 1 luglio 2012, un cartellone pubblicizza una conferenza del fondatore di "Happy Science", Ryuho Okawa, nella capitale Kampala, in Uganda. (Foto AP/Stephen Wandera)

Nel corso del secolo scorso il Giappone ha assistito ad una inattesa e copiosa fioritura di nuovi movimenti religiosi che nella terra del Sol Levante sono definiti come shin-shûkyô, “nuove religioni”, un termine che vuole sostituire quello più controverso e peggiorativo di shinko shûkyô: “religioni appena sorte”. Quest’ultimo, infatti, dà l’idea di voler prendere le distanze dalle religioni tradizionali, quasi queste non fossero più affidabili. Al loro interno, esistono, poi, altre distinzioni a seconda che questi nuovi movimenti siano di estrazione buddhista o scintoista.

Questi movimenti, spesso trascurabili in quanto a numero di seguaci e, in alcuni casi, caratterizzati da un largo seguito che arriva anche a milioni di adepti, hanno in comune alcuni aspetti che sembrano essere trasversali, anche se con caratteristiche diverse. In tutti, per esempio, si riconosce un ruolo centrale al fondatore, che viene visto come un kami, spirito divino, ed è quindi venerato come tale già durante la sua vita. Si tratta di un intermediario fra Dio e il mondo ed ha un ruolo messianico.

Un secondo elemento, per altro tipico della religiosità di tutto l’estremo Oriente, è il rapporto con il mondo degli spiriti, che in Giappone si radica nella religiosità popolare di origine sciamanica. Il carattere pratico e concreto e la promessa di “benefici materiali” che caratterizza queste nuove religioni giapponesi rappresenta una terza categoria comune trasversale che contribuisce a definire “tecniche” e “arti” attraverso le quali si può trovare una soluzione ai propri problemi fisici o spirituali, oltre che aspirare ad una prosperità di vita.

Tutti questi gruppi hanno anche un carattere millenarista che si manifesta in una serie di profezie riguardo alla fine del mondo. Infine, si tratta di fenomeni movimentisti con una forte e complessa struttura organizzativa interna. Non pochi di questi nuovi fenomeni religiosi hanno anche un ruolo attivo nella vita politica del Paese e, come tali, danno adito a polemiche e controversie non indifferenti. Alcuni di essi si sono trovati anche al centro di attentati o azioni antisociali che hanno, via via, suscitato diffidenza e, spesso, anche paura, nei confronti di gruppi e comunità nati nell’ambito di questo fenomeno.

Fra i leaders religiosi più controversi degli ultimi decenni, si deve annoverare Ryuho Okawa, fondatore del movimento Happy Science, scomparso giovedì 2 marzo, all’età di 66 anni. Ufficialmente, la notizia non è stata ancora diramata dagli organi interni del movimento. Nonostante questo, tutte le principali testate del Paese ne hanno dato comunicazione. Okawa ha fondato il movimento Happy Science nel 1986, appena trentenne, dopo aver completato gli studi presso l’Università di Tokyo ed aver lavorato in una delle maggiori aziende del Giappone.

Il movimento Happy Science si presenta come un culto con forti influenze new age, con caratteristiche di sincretismo tipico di molti altri fenomeni simili nel panorama dei nuovi movimenti religiosi nipponici di cui abbiamo accennato. Nel corso degli anni, Okawa è stato sempre più considerato, dai seguaci della sua nuova religione, come una divinità reincarnatasi molteplici volte sulla terra, capace di comunicare con il mondo degli spiriti. Il suo movimento ha ricevuto un riconoscimento legale nel 1991, a soli cinque anni dalla fondazione. Da allora, ha preso a diffondersi anche grazie a un’aggressiva campagna di proselitismo. La sua via di comunicazione più caratteristica e molto efficace sono state alcune serie di cartoni animati.

Il sito di Happy Science riporta che il movimento ha raggiunto 165 Paesi del mondo, oltre ad essere molto diffuso in Giappone. Attualmente sembrerebbe avere migliaia fra templi, uffici di rappresentanza in diversi Paesi e centri di irradiazione e propaganda. Sempre sul sito si legge che l’organizzazione ha superato i 12 milioni di adepti. La cifra è al centro di una controversia, dopo che la ex moglie di Okawa, nel 2011, aveva dichiarato che il seguito reale fosse in realtà di 30mila persone. Una differenza non indifferente! Si ritiene, comunque, che Happy Science sia attualmente la forma di religiosità con maggiore diffusione in Giappone, e che la sua crescita non si sia ancora arrestata.

Nel 2009, Okawa aveva dato vita all’Happiness Realization Party, vero braccio politico del movimento religioso, i cui rappresentanti, pur essendosi presentati regolarmente alle elezioni, non sono mai entrati nel Parlamento nazionale, sebbene abbiano ottenuto seggi in occasione di ballottaggi locali. Quello che più caratterizza l’atteggiamento politico del movimento è, tuttavia, la sua collocazione all’estrema destra. Come altri movimenti nipponici nati nel secolo scorso, Okawa ha da sempre reclamato la revisione dell’articolo 9 della Costituzione, che rifiuta il diritto alla belligeranza e vieta al Paese di mantenere forze armate, rifiutando di credere alla storiografia che imputa al Giappone di essersi macchiato di gravissime atrocità durante la Seconda Guerra mondiale.

I credenti della Happy Science hanno una forte fede nel Dio della Terra, El Cantare. Per raggiungere la vera felicità, nota anche come illuminazione, i membri praticano e studiano quotidianamente gli insegnamenti del fondatore, riflettendo su sé stessi e meditando. Il pilastro principale di questa vita religiosa è soprattutto la recita, ogni mattina e sera, delle Vere Parole pronunciate dal Buddha.

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