Addio a Danilo Zanzucchi, ci ha lasciati un uomo giusto

È scomparso oggi, serenamente, Danilo Zanzucchi. Un uomo che nella vita ha avuto tante responsabilità e si è speso, insieme alla moglie Anna Maria, al servizio della famiglia e del Movimento dei Focolari. Anche Città Nuova gli è grata per averlo avuto tra i suoi come grafico e coordinatore delle pagine di arte dal 1965 al 1972. Riproponiamo un articolo scritto due anni fa, quando aveva compiuto 100 anni.
Anna Maria e Danilo Zanzucchi

Un bel traguardo, quello raggiunto da Danilo Zanzucchi che oggi festeggia, insieme alla sua bella e numerosa famiglia, (quella naturale – 5 figli e 12 nipoti – e quella del Movimento dei Focolari) un secolo di vita.

Originario di Parma, dopo aver partecipato ad uno dei primi incontri dei Focolari sulle Dolomiti, nel 1953, con la moglie Anna Maria comprendono che la spiritualità di comunione è particolarmente adatta alla famiglia. Alla fine del ’59 si trasferiscono a Roma. Lui lascia una promettente carriera come ingegnere per lavorare al Centro internazionale del Movimento, invitato da Chiara Lubich che più tardi affiderà ai due coniugi di seguire le famiglie che vi aderivano, divenendo i fondatori e per lunghi anni gli animatori mondiali di Famiglie Nuove.

Li ricordiamo come consultori e membri dell’allora Pontificio consiglio per la Famiglia e come autori, nel 2012, dei testi per la Via crucis al Colosseo, dietro richiesta di Benedetto XVI.

Sul sito di Famiglie Nuove a proposito di Danilo Zanzucchi scrivono tra il resto: «Forse per lo speciale disegno di cui è investito, il Signore l’ha preservato anche in due forti episodi della seconda guerra mondiale. Lui stesso racconta che se non fosse stato per il provvidenziale strattone di un commilitone che l’ha spinto altrove, sarebbe morto sotto una bomba che stava schiantandosi proprio dove egli si trovava. Più avanti, a salvarlo dal fuoco di un plotone di esecuzione già schierato è stata la sua conoscenza della lingua tedesca.  Ancora oggi, per stemperare momenti un po’ complicati, può capitare che Danilo decida di far gustare uno dei suoi mitici e risonanti discorsi in quella lingua, mettendo tutti di buon umore per le varie licenze lessicali che si concede. La gratitudine dell’intero Movimento Famiglie Nuove per questo secolo della vita di Danilo, tutta donata a Dio e ai fratelli, va alla sua grande figura di uomo. Uomo di fede e di opere. Grazie Danilo per essere un gigante di rettitudine e di tenerezza, un esempio di semplicità e di sapienza, una tempra di condottiero e di artista: un santo della porta accanto.

Grazie anche, Danilo, per non aver mai smesso, neppure adesso che hai cent’anni, di impersonare quel bambino evangelico che da sempre traspare dal tuo essere, dal tuo dire, dal tuo fine umorismo, dai tuoi acquerelli, dalle innumerevoli vignette spesso improvvisate su tovagliolini di carta, che magistralmente catturano ed esprimono il meglio che è in ciascuno dei protagonisti cui sono dedicate».
Per conoscere la vita e l’esperienza della famiglia Zanzucchi suggeriamo il libretto Vi conosco, edito da Città Nuova.

 

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