Addio alle lampadine alogene
Nell’Unione europea, dal 1° settembre, non è più possibile vendere lampadine alogene inefficienti e ad elevato consumo di energia.
L’Unione europea (Ue) compie un ulteriore passo verso gli obiettivi di sostenibilità ambientate e risparmio energetico. Infatti, non sarà più consentito vendere lampadine alogene inefficienti e ad elevato consumo di energia. Grazie alle nuove norme, i cittadini europei risparmieranno sulla bolletta dell’energia elettrica con un conseguente notevole risparmio di energia in tutta l’Ue, che si stima essere equivalente al consumo di elettricità del Portogallo su un periodo di cinque anni.
Le nuove norme europee riguardano le lampadine alogene standard, non quelle usate nelle lampade da tavolo e nei proiettori. Le lampadine alogene saranno sostituite da lampadine a Led, che, grazie all’innovazione tecnologica degli ultimi anni, sono diventate più sicure, hanno prezzi più contenuti e sono più efficienti dal punto di vista energetico. Le nuove norme non si applicheranno ai prodotti già in vendita, ma solo ai nuovi prodotti fabbricati o importati nell’Ue.
Le nuove norme sulle lampadine alogene, originariamente concordate nel 2009 dagli Stati membri e dal Parlamento europeo, sono state riconfermate nel 2015, ma la loro introduzione è stata posticipata di due anni, fino al settembre 2018, per consentire che fossero disponibili alternative sufficienti a prezzi accessibili. Le nuove norme rientrano nel programma di lavoro della Commissione europea sulla progettazione ecocompatibile delle aziende europee, che è uno degli elementi dell’azione dell’Ue per sviluppare l’efficienza energetica e per guidare la transizione della produzione e del consumo in Europa verso l’energia pulita. Si stima che le varie misure, tra le quali la nuova etichettatura degli elettrodomestici per comprendere più chiaramente il loro consumo, porteranno, in media, un risparmio di 45 euro all’anno per ogni famiglia. Inoltre, nel mese di giugno, come parte del pacchetto “Energia pulita per tutti gli europei”, è stato anche raggiunto un accordo politico su un nuovo obiettivo di efficienza energetica del 32,5% entro il 2030. Questi risparmi, oltre che fare bene all’ambiente, fanno bene anche al portafoglio delle famiglie e delle imprese che, così, avranno più risorse da investire in altro modo.