Ad Ascoli Piceno “I Teatri del Sacro”

19 spettacoli gratuiti in prima assoluta, una grande avventura dello spirito e un’occasione di rinascita e di sostegno nei territori colpiti dal terremoto

Con cadenza biennale torna, dal 4 all’11 giugno, per la quinta edizione l’importante rassegna teatrale organizzata da Federgat, in collaborazione con Cei, diocesi e comune di Ascoli Piceno che quest’anno ospita il festival dopo le precedenti edizioni tenutesi a Lucca. La scelta di organizzare il Festival nella cittadina marchigiana, vero gioiello segreto di arte e cultura, è precedente al terremoto nel centro Italia dell’estate scorsa. Ma, alla luce di quei fatti non si tratta solo di ricostruire le cose materiali, ma anche i sentimenti e l’anima delle persone. In questo delicatissimo processo di rinascita e di speranza, il teatro può certamente rappresentare uno strumento importante di comunicazione e coesione sociale. Inoltre il Festival vuole essere anche un’occasione per invitare a conoscere e sostenere, grazie a un turismo solidale e consapevole, un territorio ferito che necessita e merita un’attenzione particolare.

19 gli spettacoli, tutti a ingresso gratuito, in prima nazionale assoluta e con alcuni fra gli artisti più significativi della scena nazionale. Tra gli artisti in scena da segnalare Le Belle Bandiere di Elena Bucci e Marco Sgrosso con un lavoro sul Paradiso Perduto di Milton (il 6), la compagnia di danza Abbondanza/Bertoni con una coreografia ispirata alla figura dell’Arcangelo Gabriele (9), Maurizio Donadoni alle prese col Secretum di Petrarca (5), le giovani compagnie Maniaci d’Amore (10) e Vuccirìa Teatro (7) in scena con due drammaturgie originali, e Giovanni Scifoni (10), in un divertente monologo sull’amore e il sesso. E ancora: I primi cinquant’anni di Walter Leonardi (10), il rito dell’ “affruntata” raccontato da Laura Magni (5), Roberto Anglisani con un testo su Giobbe a firma di Francesco Niccolini (7), la “fidelity card” miracolosa di Nella Tirante (6), la musica del Piccolo canto di resurrezione (9), L’Angelo caduto tra i burattini di Erbamatta (11), il Martin Lutero della compagnia Il ServoMuto (9) e la danza leggera e poetica di Cie Twain con Little Something (11). Appuntamento speciale con La festa d’ognissanti: uno spettacolo itinerante che con ironia condurrà gli spettatori in un viaggio nei secoli tra santi, martiri e miracoli e che sarà un’anteprima del Festival domenica 4 giugno. Giovedì 8 uno speciale spazio dedicato al teatro sociale con Questo è il mio nome del Teatro dell’Orsa, vincitore del bando Migrarti, Alessandro Berti con Leila della Tempesta per il progetto Fedi in gioco e Il processo, esito finale del laboratorio di non professionisti a cura di Minimo Teatro. L’11 giugno andrà in scena la restituzione finale del laboratorio tra danza e teatro Familia, Familiae a cura della compagnia Sonenalè. Appuntamento per il pubblico tutti i giorni presso la sala Cola D’Amatrice alle 11.30 per l’incontro con gli artisti a cura di Fabrizio Fiaschini e alle 16 con la Casa dello Spettatore di Giorgio Testa per il laboratorio di visione sugli spettacoli in programma. Ad arricchire il programma anche proiezioni e anteprime cinematografiche, laboratori, incontri, dibattiti.

I più letti della settimana

Il sorriso di Chiara

Abbiamo a cuore la democrazia

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons