Abruzzo, il richiamo di una terra
Non solo un Abruzzo ferito dopo l’ondata di emergenza di due mesi fa fra terremoto e neve. Questo è il messaggio che si sta levando come un coro dall’Italia, all’Inghilterra, alla Germania fino agli Usa per richiamare alla bellezza nascosta della terra dei tre parchi e per tornare il prima possibile alla normalità con studi sulle frane e il nuovo decreto terremoto.
Uno spot per l’Abruzzo. I primi a fare omaggio alla propria terra sono stati il gruppo cine-operatori abruzzesi del progetto “Uno spot per l’Abruzzo” creato dal regista pescarese Walter Nanni. In pochi giorni , con un primo video realizzato da 60 professionisti abruzzesi, hanno ricevuto più di 300mila visualizzazioni. Si legge nella pagina Facebook: «L’idea che ha ispirato questo progetto è: fare le cose insieme, per amore nei confronti della propria terra».
L’Abruzzo che vuole rialzarsi su “The Indipendent”. Grazie a “Uno spot per l’Abruzzo” la regione verde d’Europa ha ricevuto un lungo articolo sul prestigioso “The Indipendent”. Il giornale inglese parla dell’Abruzzo che vuole rialzarsi. L’articolo è entrato tra i 5 articoli più letti del mese di marzo con 25mila condivisioni. Un Abruzzo sconosciuto e che ha avuto poca visione del suo futuro per troppi anni secondo il giornale inglese. Lo stesso Nanni ha dichiarato all’Indipendent che dopo la valanga di Rigopiano: «Mentre guardavo i soccorritori spalare la neve e soccorso di persone in pericolo in TV, mi sono chiesto “Che cosa posso fare?”. Mi sono reso conto che la mia pala è la fotocamera».
L’interesse dei tour operator tedeschi e una menzione dagli Usa. Dalla Germania l’attenzione si è spostata sul turismo della regione e dal 30 marzo al 1 aprile si terrà a L’Aquila il forum annuale del Meinreisespezialist: il più grande consorzio di tour operator della Germania.
Infine, da oltreoceano arriva l’altra “special mention” dalla rivista “Huffington post” per l’Abruzzo quale luogo che più piace agli americani in Italia secondo sia l’aspetto naturalistico (vive qui il 70 per cento delle specie animali europee), sia per il cibo che per le tradizioni pressoché intatte.
Situazione frane. Le frane susseguitesi a Ponzano, Civitella di Campli e Bisenti in provincia di Teramo e i dati recentemente elaborati dal Cresa rivelano che l’Abruzzo è la terza regione in Italia a rischio frane. Con un coefficiente di 5,8 si posiziona dietro solo a Valle d’Aosta e Campania. L’Aquila risulta la provincia più problematica, mentre Teramo presenta il rischio più elevato per i beni culturali (11,0%) tra le province abruzzesi e il terzo posto nella graduatoria delle province italiane.
Decreto terremoto. Preoccupazione intanto i sindaci abruzzesi l’hanno dichiarata per il decreto terremoto perché potrebbe portare al dissesto economico i comuni. Intanto il testo passa al Senato dopo l’approvazione della Camera e include anche i 47 milioni di euro risparmiati nel bilancio 2016. Altri 9 comuni abruzzesi sono stati aggiunti al cratere oltre ai 14 già presenti. Si tratta di un paese per Pescara, Farindola, già tristemente nota alle cronache per la tragedia di Rigopiano; 5 paesi per la provincia di Teramo (Castel Castagna, Colledara, Isola del Gran Sasso, Pietracamela e Fano Adriano) e 3 per la provincia de L’Aquila (Barete, Pizzoli e Cagnano Amiterno).
Trasparenza appalti. Ma in questi giorni si parla anche degli appalti per la ricostruzione post-terremoto. Il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone, ha dichiarato che il decreto prevede già il massimo livello di controllo e che si chiede una verifica preventiva delle aziende che debbano essere iscritte alla “white list” delle aziende in deroga al codice Antimafia.