A teatro

Alza il sipario a Rovereto il festival "Oriente Occidente", mentre a Bassano del Grappa l'emergente Caroline Baglione presenterà i suoi lavori per la rassegna B.motion Teatro. Roma ospiterà al Giardino degli Aranci la 22esima edizione del Festival di teatro urbano e Viterbo i "Quartieri dell'arte"
Teatro

Oriente Occidente alza il sipario

Al centro del festival di danza il tema dei "Corpi e confini" filo conduttore degli spettacoli e degli incontri in programma a Rovereto dal 30 agosto all'11 settembre. Apre il festival la sezione "Linguaggi" con due appuntamenti:  Maurizio Zanolla, in arte "Manolo",Antoine Le Menestrel, i due scalatori che hanno trasformato l'arrampicata in un'arte, e a seguire al Teatro Zandonai Paolo Mieli per l'incontro dedicato a "Oriente Occidente, scontro tra civiltà o opportunità di convivenza e progresso?". Il 31 agosto protagonista è la danza con due appuntamenti. Il primo, CID Cantieri progetti di giovane danza, con due coproduzioni: un primo studio di Davide Valrosso e una prima nazionale di Tommaso Serratore. Alle 20.30 sul palco del Teatro Zandonai il genio creativo di Jan Fabre incarnato dal danzatore Cédric Charron nello spettacolo "Attends, attends, attends…(pour mon pére)". “Oriente Occidente 2016”, a Rovereto dal 30/8 all'11/9.

 

A Bassano del Grappa B.motion Teatro

Prosegue la programmazione di B.motion Teatro ospitando due lavori di grande intensità emotiva: la compagnia calabrese Scena Verticale guidata dall’attore e autore Saverio La Ruina e, a seguire, l’emergente Caroline Baglione, già vincitrice del Premio Scenario per Ustica e ora selezionata anche dalla Rete In.Box. Al Teatro Remondini “Polvere (Dialogo tra uomo e donna)” il lavoro che La Ruina ha scritto e interpretato assieme a Cecilia Foti su un tema di scottante attualità come quello della violenza sulle donne. Un testo definito dalla critica di stupefacente violenza, che viaggia su un tappeto di falsa pacatezza, falsa comprensione, falso amore, dando vita a uno spettacolo che è al contempo intelligente, illuminante e coinvolgente. Un’altra forma di violenza, quella che la società contemporanea esercita sul singolo, è al centro del secondo lavoro, “Gianni”, di e con Caroline Baglione. Per introdurre il suo lavoro l’attrice-autrice sceglie di invadere la scena con un’esplosione di scarpe spaiate, un’esplosione di segni, di frammenti che, nel corso dell’intenso monologo, andranno a formare la linea sottile che divide il dentro dal fuori, il presente dal passato, il ricordo dal racconto, due spazi scenici che equivalgono ad altrettanti spazi, passaggi esistenziali. A Bassano del Grappa per il Festival B.motion, il 31/8.

 

A Viterbo i “Quartieri dell’Arte”

Ad aprire, il 4 settembre, la XX edizione del festival, con un programma all'insegna della contaminazione  e della polivocalità nelle arti, sarà La Fura dels Baus con una nuova edizione di “Free Bach 212”, innesto spettacolare tra drammaturgia contemporanea, concerto e bier fest, allestimento site-specific nella ex-Chiesa di Santa Maria delle Fortezze. Seguirà, il 9, 10 e 11, in prima mondiale – con doppia versione italiana e norvegese e la coproduzione del Teatro Nazionale di Oslo – l’opera “Det er Ales”, del drammaturgo norvegese Jon Fosse. Fra gli altri importanti debutti, “Pericle, principe di Tiro” (il  7) con la regia di Lorenzo D’Amico de Carvalho, nei luoghi di Goffredo da Viterbo, fonte del testo shakespeariano, e “Il colore del sole” (il 24 e 25) dal romanzo su Caravaggio di Andrea Camilleri adattato per il palcoscenico da Gian Maria Cervo per la regia di Franco Eco. L'opera racconta, tra passato e presente, le vicende di Caravaggio in fuga da Malta e lo stesso Camilleri è uno dei personaggi, coinvolto in una serie di misteri via via più fitti e inquietanti. 10 i paesi coinvolti per il festival: Belgio, Germania, Italia, Norvegia, Russia, Spagna, Uk – Regno Unito e Ungheria. Più di 60 spettacoli. 11 prime mondiali. Ci sarò non ci essendo come ci sarò essendoci, è il titolo del ciclo che si chiude con questo ventennale, fondato sulla comparazione degli orientamenti politecnici e polivocali del teatro rinascimentale con le istanze del teatro contemporaneo. “Quartieri dell’Arte 2016”, Festival Internazionale di teatro e drammaturgia. A Viterbo, dal 4/9 al 3/11.

 

Il teatro di strada di “Improvvisi Urbani”

Dal 1 al 4 settembre al Giardino degli Aranci di Roma si svolgerà la nuova edizione di “Improvvisi Urbani. 22° Festival Internazionale del Teatro Urbano”, ideato da Emilio Genazzini e realizzata dalla compagnia Abraxa Teatro. Quattro giorni dedicati al Teatro Urbano e al viaggio, con spettacoli e performance di compagnie internazionali, laboratori e la lettura dei testi del concorso Un bagaglio di idee per dare spazio a giovani attori e drammaturghi. Il festival sceglie di portare lo spettatore in un viaggio più onirico che spaziale, entrando nei libri, nelle opere, nella musica e in nuove dimensioni. Nel giardino allo spettatore rimarrà l’assoluta libertà di vivere ciò che incontra, senza limitarsi a osservarlo. Dall’India a Roma fino alla Germania degli anni ’30, tra nuova drammaturgia, flamenco e danze orientali, tra giocolerie e impegno sociale fino alla voglia di seguire Dante nella fascinazione dell’uso dei numeri del nuovo spettacolo Abraxa Teatro che, partendo dal suo lavoro sull’innovazione teatrale, ha scelto il sommo poeta per confrontarsi con la grande tradizione italiana.

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