A scuola dagli animali?

Un lettrice di Roma rilegge il libro di Mario Sepi e Anna Maria Darmanin "La nuova fattoria degli animali"
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Mario Sepi, esperto in materia sindacale e del lavoro, e Anna Maria Darmanin, impegnata nella formazione dei lavoratori, sono gli autori del libro La nuova fattoria degli animali realizzato per raccontare anche ai meno esperti l’attuale crisi economica.

Una crisi preannunciata da economisti  e da esperti di finanza pubblica che viene negata dai  responsabili di Governo e lascia indifferente chi, intento a sviluppare le proprie abilità speculative, imprenditoriali e di investimento,  non guarda alle conseguenze delle proprie azioni  finalizzate solo all’arricchimento personale.
 
La storia è ambientata in una fattoria dove gli animali passano dal regime dittatoriale dei suini  ad un regime capitalistico senza regole sotto l’egemonia dei ratti.

Il racconto inizia con l’inaugurazione di un monumento simbolo a forma di globo, raffigurante la terra, coperto di monete con la scritta in latino: «Non è mai abbastanza perché sei quanto hai». L’assemblea degli animali in festa proclama il trionfo del capitalismo avanzato che pone l’accento sul consumismo sfrenato a tutti i costi come status symbol  e sul successo individuale.

La speculazione diventa l’occupazione primaria e la vita della fattoria è organizzata in funzione delle scommesse, delle transazioni finanziarie e dell’arricchimento personale. Si affermano nuove idee incentrate sull’individualismo: «È lo spirito animale» il motore di tutti gli eventi. Infatti, nella scuola privatizzata, vengono stravolte le questioni morali. Gli animali passano dalle stalle comuni alle abitazioni individuali nell’illusione di una migliore condizione di vita, anche quando questo significa sacrificare la propria natura come nel caso delle pecore. 

L’attività finanziaria delle banche e dei fondi monetari è spinta oltre le reali possibilità di reintegro del debito  attraverso un sistema informativo di induzione al consumo per lo sviluppo dell’edilizia, di fondi di investimento per consentire l’accesso di massa all’acquisto di beni come la casa e con la concessione di carte di credito nell’illusione di poter soddisfare ogni desiderio. 

Tutto questo è splendidamente raffigurato nella fattoria dagli animali. Essi  incarnano i comportamenti umani con le caratteristiche proprie come quando le anatre vengono spinte a sottoscrivere le obbligazioni del fondo investimento Alfred, più che da un bisogno di privacy che non avevano mai provato, da alcuni avvenimenti tragici che le rendono responsabili di un problema di sicurezza per la sparizione delle uova. La spregiudicatezza e il non senso di certi comportamenti portano ad un disastro economico-finanziario ed ambientale di proporzioni mondiali con gravi perdite di animali. E la partecipazione democratica? L’unica chance che resta:  lasciarsi coinvolgere ad un impegno concreto. 

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