A Pesaro Stamattina ho messo le tue scarpe
Sono trascorsi oltre trent'anni dall'istituzione della Legge 180, che ha imposto la chiusura dei manicomi e regolamentato il trattamento sanitario obbligatorio attraverso la creazione di servizi di igiene mentale pubblici, ma atutt'oggi permane il timore nei confronti del disagio psichico. L’iniziativa di Pesaro, “Stamattina ho messo le tue scarpe”,a carattere biennale, ideata e diretta da Elena Mattioli e Flavio Perazzini del collettivo LeleMarcojanni e prodotta da Cooperativa sociale Alpha, è un invito a scoprire una realtà che, se non coinvolge direttamente familiari o professionisti del settore, è sommersa dalla routine quotidiana. Molti aspetti del nostro vivere insieme sono sconosciuti e a volte, per questa ragione, temuti o stigmatizzati; avere la possibilità di avvicinarsi al mondo della malattia mentale attraverso una narrazione mediata è un modo per conoscere, approfondire, capire.
È così che sabato 20 e in replicadomenica 21 settembre la città di Pesaro accoglie questa seconda edizione invitando alla partecipazione – gratuita – chiunque voglia fare un’esperienza di avvicinamento. Il percorso, che impegna metà giornata (mattina o pomeriggio), è articolato in tre momenti: assenza, scoperta, e ritorno. Nel primo i partecipanti, in solitudine e guidati dalla propria sensibilità, si immergono nella Struttura residenziale e riabilitativa di Bevano, svuotata dei suoi abitanti, e ne esplorano ogni stanza, ogni angolo. Nell’assenza, sono gli spazi a raccontare attraverso segni e oggetti, pieni e vuoti, le storie e gli stati d’animo di chi li abita. La struttura, immersa nella campagna tra Pesaro e Fano e composta di due edifici, ospita giorno e notte una decina di pazienti ai quali si aggiungono, quotidianamente, venti utenti che frequentano il centro diurno e le sue attività.
Il secondo momento, “Scoperta”, prevede che, una volta lasciata la struttura, i partecipanti siano accompagnati nel centro di Pesaro, dove facciate di palazzi e muri di appartamenti diventano schermi sui quali è proiettato il documentario 4.920, diretto da Elena Mattioli e Flavio Perazzini, in cui gli ospiti della struttura rivelano la propria relazione con il disagio mentale. Il videoracconto è il risultato di un’immersione all’interno della struttura per diversi giorni, i registi hanno lavorato con gli utenti per raccogliere storie e impressioni che riguardano la propria consapevolezza della malattia mentale e la diversa velocità del mondo esterno.
Infine il “Ritorno”, in cui l’esperienza emotiva dei partecipanti viene razionalmente ricostruita. Ognuno è invitato a prendere parte ad un momento di confronto collettivo: le sensazioni vissute nei momenti precedenti sono rielaborate e tradotte in materia di dibattito, al quale partecipano specialisti rappresentanti delle realtà coinvolte e autori attivi in ambito scientifico e culturale chiamati a introdurre il proprio punto di vista sul tema. Tra gli ospiti Matteo Farinella, giovane autore del graphic novel Neurocomic, neuroscienziato con la passione del fumetto, e l'illustratore lombardo Giordano Poloni che ha trasposto in immagini alcune storie raccolte nella Struttura di Bevano e riscritte da Lele Marcojanni.
La partecipazione all’iniziativa è gratuita, ma è necessario iscriversi via mail a info@homessoletuescarpe.it o telefonicamente al numero 320 8454734.