A Natale fai posto a un pellegrino

Quarantamila giovani arriveranno a Roma da tutta l'Europa per la tappa italiana del "pellegrinaggio di fiducia sulla terra" organizzato dalla comunità di Taizé. Mancano oltre diecimila posti e la Curia romana si appella alle famiglie: bastano due metri quadrati sul pavimento e la colazione
incontri di taizé

Le prenotazioni hanno superato ogni attesa: sono circa quarantamila i pellegrini che, da tutta Europa, arriveranno a Roma per partecipare alla tappa italiana del "Pellegrinaggio di fiducia sulla terra" lanciato 35 anni fa da frère Roger, fondatore della comunità di preghiera di Taizé. Dal 28 dicembre 2012 al 2 gennaio 2013 la capitale sarà animata da giovani e meno giovani che vogliono vivere un momento spirituale intenso.

Molti degli alloggi sono già stati trovati e, in barba al freddo e a chi crede che le vacanze di Natale significhino solo relax e regali, molti pellegrini dormiranno in camerate senza riscaldamenti e senza docce e senza lamentarsi perché ciò che conta – per loro – è fare un'esperienza di preghiera e di condivisione.

Tante sono state finora le espressioni di generosità, ma in questo periodo di crisi i romani sono chiamati a fare uno sforzo in più. Mancano infatti all'appello ancora oltre diecimila posti. Ecco perché il vicariato di Roma e la comunità di Taizé stanno lanciando appelli alle famiglie affinché aprano le porte delle proprie case per accogliere i pellegrini.

La casa è piccola? Non c'è spazio? Niente paura: bastano due metri quadrati di pavimento libero, in una casa ubicata tra Roma e dintorni, e la possibilità di offrire una semplice colazione per trasformare anche l'abitazione più modesta in un centro di accoglienza e di generosità. Ogni pellegrino porterà con sé un materassino e un sacco a pelo e gli altri pasti della giornata saranno forniti dall'organizzazione. Dopo la colazione, lasceranno le abitazioni alle 8, quando cominceranno gli incontri nelle parrocchie. Poi ci saranno le preghiere comuni, gli incontri a tema, le veglie di preghiera, come quella per la pace del 31 dicembre, accompagnata dalla festa dei popoli, con i parrocchiani. Il rientro nelle case è previsto per le 22.

Ma se proprio lo spazio non c'è, si può anche offrire un pranzo ai pellegrini: quello di Capodanno, per cominciare il 2013 all'insegna della generosità.

Ma chi sono i giovani da accogliere? Sono ragazzi dai 17 ai 35 anni provenienti da tutta l'Europa, ma anche da altri continenti, che partecipano a questi incontri per vivere un'esperienza di preghiera e condivisione insieme a coetanei di altre nazionalità, per riflettere sui grandi temi del nostro tempo, al fine di costruire un'Europa – un mondo! – più umano e fraterno.

Nel corso del loro soggiorno nella Capitale effettueranno dei pellegrinaggi sulle tombe degli apostoli e nelle catacombe, pregheranno nelle basiliche romane e incontreranno il papa. E proprio Benedetto XVI, in un messaggio del 2011, ha espresso la gioia di poterli salutare in Italia, assicurando loro che "Roma vi accoglierà calorosamente".

Ora tocca a noi cercare di non deluderlo.

Per ospitare i pellegrini si può contattare la parrocchia più vicina alla propria abitazione, oppure telefonare presso il Centro di preparazione, al numero 06.77266266 (mail: info.roma@taize.it). Su youtube è possibile vedere l'appello degli organizzatori ai romani, con le modalità dell'incontro, le richieste di accoglienza e i volti di alcuni partecipanti.

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