A Milano è già emergenza smog

Sforati già da cinque giorni i limiti di concentrazione di polveri sottili. Al di là delle misure tampone, resta il problema strutturale del traffico
smog a Milano

A Milano il sole, invocato e gradito, di questi tempi fa danni. Da cinque giorni consecutivi il livello Pm10 – le famigerate polveri sottili – è oltre i limiti: a rilevarlo sono le  centraline dell’Arpa collocate in via Pascal, nella zona Città Studi, in via Senato e al Verziere. Da venerdì scorso infatti le concentrazioni sono superiori alla media di 50 milligrammi per metro cubo, e i livelli di biossido di azoto sono sopra la soglia di attenzione. Giovedì scorso in alcune zone della città sono state prossime alla soglia di allarme. «Stiamo vivendo un fine settembre anomalo – spiega l’assessore alla Mobilità, Pierfrancesco Maran – con condizioni meteo sfavorevoli alla dispersione delle concentrazioni di polveri sottili. Questo ha determinato il superamento già da cinque giorni del valore limite di Pm10, come rilevato dalle tre centraline Arpa. Principale responsabile di questa situazione, oltre al meteo, è certamente il traffico. Invito i milanesi a limitare il più possibile gli spostamenti con l’auto e ad usare i mezzi pubblici. Le previsioni meteo, che danno bel tempo e alta pressione anche per i prossimi giorni, non sono positive per il Pm10».

 

Se si continua così, al dodicesimo giorno consecutivo di sforamento il Comune applicherà i provvedimenti d’emergenza previsti dall’ordinanza del precedente sindaco. Si tratterà in pratica, oltre ad altri provvedimenti, del divieto di circolazione da lunedì a domenica dei veicoli a benzina Euro 0, a diesel Euro 0, Euro 1, Euro 2 senza filtro antiparticolato, ciclomotori, motocicli, e quadricicli a due tempi, Euro 1 e anche Euro 0 ed Euro 1 a gasolio. Inoltre si verificherà il blocco totale del traffico nelle domeniche e nelle giornate festive successive ai dodici giorni di superamento dei livelli; lo spegnimento dei motori degli autobus nella fase di stazionamento ai capolinea, nonché dei motori dei mezzi per il trasporto merci nella fasi di carico e scarico. «Da parte nostra lavoriamo a un provvedimento che ridurrà da 12 a 7, per la prima fase, e da 18 a 14 giorni, per la seconda, i tempi di applicazione delle misure emergenziali» ha detto l’assessore Maran. «I problemi del Pm10 sono però strutturali, e molti riguardano il traffico. Per questo è importante che si attuino rapidamente politiche che portino a una sua consistente riduzione».

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