A Cannes trionfa Terrence Malick

Palma d'oro a "The tree of life del regista americano", mentre i Dardenne conquistano il premio della giuria. Vittorie che dimostrano la mai tramontata vitalità del cinema
palma d'oro 2011

Festa grande alla 64ma edizione del festival francese per l’americano Terrence Malick. Il suo Albero della vita ha ottenuto la Palma d’oro. Meritata davvero. Due ore e mezzo di riflessione filosofico-morale, con stupende pagine visionarie dalla creazione all’aldilà per accompagnare la storia di una famiglia degli anni Cinquanta, rivissuta attraverso i ricordi del figlio maggiore Sean Penn. Grande Brad Pitt nell’interpretare la figura dura e fragile del padre, un attore la cui espressività forse è ancora sottovalutata ad Hollywood.

 

Premio della Giuria ex aequo per i fratelli Dardenne ed il loro commovente,aspro Il ragazzo con la bicicletta, in cui i registi belgi affrontano ancora il mondo dell’adolescenza, e a Nuri Bilge Ceylan per il suo Once upon a Time in Anatolia. Miglior attrice Kirsten Dunst per Melancholia di Lars von Trier, le cui uscite filohitleriane hanno suscitato una autentica bagarre al festival, con tanto di espulsione del regista. Il quale tuttavia ha presentato un’opera dolente e intristita, forse specchio – come ha affermato – del suo attuale momento di vita. Non ha vinto la Palma Kaurismaki con il suo Le Havre (però ha ottenuto il premio della critica), mentre l’Italia è rimasta a bocca asciutta, nonostante il premio alla carriera a Bertolucci e quello ecumenico a Sorrentino. Niente da fare per il forse troppo osannato – e forse troppo astuto – Habemus papam di Moretti, nemmeno alla grande performance di Michel Piccoli.

 

La giuria guidata da Robert de Niro insomma ha fatto il suo dovere. E se il pubblico è impazzito per i pirati della coppia Depp-Cruz (a ragione), la vittoria del film di Malick dimostra la vitalità del cinema e la sua capacità di raccontare ancora col linguaggio di oggi i grandi temi della vita.

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