A.A.A. Maestra ok cercasi
Mimmo era proprio preoccupato: l’anno scolastico stava per cominciare e della nuova maestra che sarebbe arrivata non c’era neppure l’ombra di una notizia. Ormai in quinta sapeva cosa stava rischiando, così prese carta e penna e di getto scrisse:
«Cerco una maestra per una classe un po’ sfortunata che ne ha cambiate tante e scrivo chiedendo una maestra perché non ho mai visto nella mia scuola un maestro. La mamma dice che ci vuole troppa pazienza per insegnare e che pochi maschi ne hanno abbastanza! Mah!
«Non mi interessa che tu sia una principessa del ranocchio o una miss cotoletta, proprio no! Se mi leggi, ascolta: basta che tu sia un tipo simpatico, che sappia ridere e far sorridere. Non voglio una maestra superwoman, vorrei un’insegnante normale, ma brava, che ci comunichi l’entusiasmo per le cose che dobbiamo imparare. Papà dice che se c’è la passione in un insegnante, i ragazzi imparano subito, anche se non sono delle cime.
«Mi piacerebbe che ogni giorno tu ci permettessi di raccontarti le nostre preoccupazioni o le nostre novità, così poi potremmo stare anche più attenti alla lezione!
«Ti chiederei anche di spiegarmi ogni mattina cosa ci farai fare a scuola, perché così mi sentirei più grande e attento a quel che devo imparare.
«Vorrei anche che tu parlassi con i nostri genitori senza scoraggiarli o spaventarli per le nostre difficoltà, perché poi noi dobbiamo far loro coraggio e promettere che ce la faremo. Ma non è così facile, perché anche noi perdiamo la fiducia, se la perdete voi.
«Cerca di arrivare da noi, maestra! Io ti aspetto e penso già che ti voglio anche bene. Se poi sei un maestro, benissimo, ma allora dovrei scriverti un altro annuncio!».
Firmò MIMMO e mise nelle mani di papà l’annuncio, perché lui, redattore del giornale, potesse pubblicarlo al più presto. Poi si mise in attesa di novità.
Appena avrà notizie ce le farà sapere!