Pierre Goursat, una vita guidata dallo Spirito Santo

Intervista a Jean-Luc Moens, membro della Comunità dell'Emmanuele, fondata dal Servo di Dio recentemente dichiarato Venerabile da papa Francesco.
Pierre Goursat il 2 ottobre 1980 con papa Giovanni Paolo II (foto Archivio della Comunità dell’Emmanuele)

Il 18 dicembre 2024 papa Francesco ha riconosciuto le virtù eroiche del Servo di Dio Pierre Goursat, dichiarandolo Venerabile. Fedele laico nato in Francia nel 1914, negli anni 70, insieme ad altri laici, fonda la Comunità dell’Emmanuele. Per conoscerne meglio la testimonianza di vita abbiamo intervistato Jean-Luc Moens, membro della Comunità dell’Emmanuele, che ha conosciuto e lavorato con Pierre Goursat. È stato un membro del governo della Comunità per trent’anni e il primo moderatore del servizio Charis per il Rinnovamento Carismatico Mondiale.

Il Servo di Dio Pierre Goursat era appassionato di cultura e lavorava nell’ambiente del cinema. Perché ha cambiato totalmente vita?
Pierre Goursat ha cominciato la sua vita spirituale con una conversione quando aveva 19 anni e diceva di se stesso che era diventato un adoratore dell’Eucaristia, di Gesù presente nell’Eucaristia. Nello stesso tempo ha sentito una forte chiamata ad evangelizzare e ha cominciato a provare ad evangelizzare un po’ dappertutto. Ha capito che il cinema poteva essere un vettore per annunciare Gesù e così si è impegnato nell’Ufficio Nazionale Cattolico del Cinema in Francia, di cui è diventato Segretario generale, con l’idea di aiutare il mondo del cinema a far conoscere Gesù. Quando ha visto che il cinema prendeva una via che non era più utile all’evangelizzazione, soprattutto andava contro i valori della cultura cattolica, si è dimesso dal posto di Segretario generale dell’Ufficio del Cinema Cattolico perché non vedeva più l’utilità di questo lavoro. Dunque, questo cambiamento è nato dalla sua osservazione del cambiamento della società, però non possiamo dire che abbia cambiato vita, perchè lui è stato sempre un uomo di Dio e, dopo la sua conversione a 19 anni, ha cominciato a pregare e seguire il Signore e niente ha fatto cambiare questo.

Può raccontare un episodio della sua vita che è particolarmente significativo?
Penso che questo completi la prima domanda. Dopo la conversione a 19 anni, il secondo avvenimento che ha cambiato la sua vita è ciò che chiamiamo l’«effusione dello Spirito Santo», che ha ricevuto nel febbraio 1972. È stato tra i primi cattolici di Francia che hanno ricevuto l’effusione dello Spirito Santo e ha fatto questa bella esperienza perché era già un cattolico appassionato. Penso che già da anni camminasse sul sentiero della santità, ma quando ha fatto questa esperienza, lo Spirito Santo ha rinnovato in lui il fuoco dell’evangelizzazione. Lui ha detto una cosa veramente bella, che coincide con l’esperienza di tanti: ha detto che prima di ricevere l’effusione dello Spirito Santo voleva evangelizzare, voleva parlare del Signore a tutti, ma aveva l’impressione che le sue parole si fermassero contro un vetro e che il loro suono non arrivasse alle orecchie delle persone. Dopo l’effusione dello Spirito Santo era come se il vetro fosse sparito e le sue parole potevano arrivare alle orecchie delle persone, ed è così che è diventato un evangelizzatore nuovo per la forza dello Spirito Santo. Pierre Goursat ha sempre voluto parlare dello Spirito Santo che aveva cambiato la sua vita e ci ha sempre incoraggiato a pregare lo Spirito Santo e a lasciarci guidare da lui.

Goursat è stato un pioniere della «nuova evangelizzazione». In che modo? 
Penso che Pierre Goursat sia stato un pioniere della nuova evangelizzazione prima che l’espressione «nuova evangelizzazione» esistesse. Infatti, quando si è convertito, tutti intorno a lui dicevano: «Tu devi essere prete perché il tuo fuoco per Dio è tanto grande che devi essere prete». Lui ha pregato, ha anche parlato con il suo direttore spirituale e ha capito che non era la volontà di Dio, che la volontà di Dio era per lui di rimanere laico. Allora ha fatto una consacrazione di sé nel celibato, una consacrazione privata e anche segreta al Signore. Così, già prima del Concilio Vaticano II, è diventato un laico evangelizzatore. Penso che in questo sia veramente un precursore. Dopodiché ha fatto di tutto per evangelizzare. Aveva un cuore di fuoco e ha provato a evangelizzare anche nell’ambito del cinema. Ad esempio, quando c’era un film che poteva essere utilizzato per un discorso spirituale, organizzava un dibattito dopo la proiezione del film, con chi lo aveva realizzato o con altri, per fare conoscere la spiritualità e la bellezza della vita cattolica. Non ha funzionato sempre, lui ha fatto tante cose e solamente dopo l’effusione dello Spirito Santo è diventato veramente un nuovo evangelizzatore in una nuova evangelizzazione. Dunque, dobbiamo di nuovo dire che è il lavoro dello Spirito Santo che ha cambiato le cose in lui e che ha trasformato un evangelizzatore che aveva un fuoco incredibile in un evangelizzatore che toccava i cuori.

Che messaggio giunge a noi oggi dalla sua vita?
Penso che il suo messaggio si possa riassumere in quattro punti: il primo è l’importanza dello Spirito Santo per diventare santo. Veramente è lo Spirito Santo che ha animato la sua vita. Dalla prima conversione fino alla fine lui ha voluto seguire lo Spirito Santo. Poi, ci sono tre dimensioni della Grazia di cui Pierre ci ha parlato: adorazione, compassione, evangelizzazione. Lui è stato un modello di vita in questo. Diceva: «se facciamo una vera adorazione, allora amiamo il Signore. Ma il Signore ci spinge all’amore del prossimo e dunque l’amore del prossimo è la compassione, l’amore per quelli che soffrono, che sono rifiutati, malati…». Dunque, se tu fai una vera adorazione allora dovrai andare a servire i poveri, quelli che soffrono. Terzo punto, se tu hai questo amore di compassione per quelli che soffrono, allora scoprirai che alcuni vivono la sofferenza di essere lontani da Dio e la tua compassione ti spingerà ad annunciare il Signore a quelli che sono lontani e a farlo per amore, per compassione, perché la più grande sofferenza che si può provare è quella di essere lontani da Dio. Allora tu devi annunciare l’amore di Dio, per amore del tuo prossimo.

Sostieni l’informazione libera di Città Nuova! Come? Scopri le nostre rivistei corsi di formazione agile e i nostri progetti. Insieme possiamo fare la differenza! Per informazioni: rete@cittanuova.it

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons