Credere?

Dal Centro del dialogo con persone di convinzioni non religiose del Movimento dei Focolari, una riflessione per il mese di dicembre rivolta a credenti e non

Nel dialogo fra persone di diverse culture e orientamenti religiosi, un tema ricorrente è quello della domanda: “Si può sempre sperare? E in che cosa?”.

Una domanda che risuona in modo più intenso nei momenti di difficoltà e di fronte alle sconfitte o alle sofferenze più lancinanti. Ma anche di fronte alle delusioni di un ideale o di un insieme di valori che ci avevano affascinato.

È proprio in questi momenti di dubbio che siamo spinti a riconsiderare le nostre convinzioni, i valori e le credenze in cui abbiamo riposto la nostra speranza. E con essi trovare la forza di affrontarli e far emergere la grandezza dell’essere umano, capace di cadere e rialzarsi, di vivere la debolezza in modo consapevole, senza inutili aspettative miracolistiche.

Credere è molto più che sperare una soluzione ai nostri problemi, è piuttosto un impulso che permette di continuare a camminare. La vita, proprio in quei momenti, può misteriosamente diventare dono autentico.

Credere in un impegno che dà senso alla vita non è come accettare un contratto che si firma una volta e poi non si guarda più, ma è un fatto che trasforma e permea ogni scelta quotidiana.

Un piccolo aiuto a vivere in questo modo è quello di non pensare alle situazioni estreme, che non possono che farci paura e bloccarci, ma di affrontare le piccole difficoltà di ogni giorno, condividendole con i nostri amici. In questo modo, se non ci perdiamo d’animo, scopriremo che ogni giorno può offrirci una nuova opportunità per credere e per dare speranza a chi ci sta vicino. È la forza dell’amicizia che cerca il bene dell’altro.

Quando tutto va bene, è più facile sentirsi forti e coraggiosi. Ma è quando viviamo l’esperienza delle vulnerabilità che possiamo costruire qualcosa che non passa e che resterà anche dopo di noi. È la convinzione che si acquisisce quando si è condivisa la vita con qualcuno che ha creduto al di là di tutto, che ha lottato e sofferto e che è diventato vicino a tutti con il suo amore. Queste persone, dopo aver concluso la loro vita su questa terra, lasciano una tale impronta e la loro memoria è così viva che – misteriosamente – ci fa dire, anche al di là del nostro riferimento religioso o non religioso: “Io credo, ci credo. Continuiamo insieme!”.

L’IDEA DEL MESE è attualmente prodotta dal “Centro del Dialogo con persone di convinzioni non religiose” del Movimento dei Focolari. Si tratta di un’iniziativa nata nel 2014 in Uruguay per condividere con gli amici non credenti i valori della Parola di Vita, cioè la frase della Scrittura che i membri del Movimento si impegnano a mettere in atto nella vita quotidiana. Attualmente L’IDEA DEL MESE viene tradotta in 12 lingue e distribuita in più di 25 paesi, con adattamenti del testo alle diverse sensibilità culturali.

dialogue4unity.focolare.org

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