Il convegno nasce dall’ esigenza di offrire un contributo al dibattito sul tema della pace dal punto di vista dei percorsi possibili che le istituzioni italiane, europee ed internazionali stanno perseguendo per favorire processi di pace in Ucraina e in Medio Oriente; percorsi che oggi sembrano assolutamente inefficaci o compromessi in quanto la forza dell’azione diplomatica delle organizzazioni internazionali appare costantemente affievolita e delegittimata.

Per questo siamo convinti che con la mobilitazione civica su questo tema, che coinvolge ormai larghi settori dell’associazionismo, del mondo della cultura e anche dell’economia, è però necessario rafforzare il ruolo della politica, chiamata per sua natura a favorire e disciplinare processi duraturi di convivenza pacifica.

Abbiamo voluto intrecciare la riflessione sulla democrazia con quello della pace, come è anche emerso nella 50^Settimana Sociale, per evidenziare il nesso inscindibile tra ordinamento democratico interno di uno Stato e rispetto di regole condivise dell’ordinamento sovranazionale, in primis il rispetto della sovranità nazionale, la via della negoziazione diplomatica nelle controversie, la salvaguardia delle popolazioni civili nei conflitti, il progressivo abbandono della deterrenza bellica e nucleare.”

La riflessione si svilupperà in una prima parte con interventi di studiosi delle dinamiche politiche quali il prof. Alberto Lo Presti, presidente del Centro Igino Giordani, il prof Vincenzo Buonomo dell’Università Lateranense, il prof. Rocco Pezzimenti dell’università Lumsa e Patrizia Toja, parlamentare europea per diversi mandati.

Nella seconda parte del convegno un confronto con i deputati Pino Bicchielli, vicepresidente del gruppo Noi Moderati, Lorenzo Guerini, già ministro della Difesa e presidente del Copasir, e con due esponenti dell’associazionismo: il presidente dell’Azione cattolica italiana, Giuseppe Notarstefano e Letizia De Torre, già parlamentare italiana, oggi impegnata nel dialogo interreligioso in Medio Oriente.

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