Chiara Grillo, una storia per tutti i giorni

È in uscita con Città Nuova il Passaparola sulla figura di Chiara Grillo, giovane mamma rodigina che ha concluso il suo viaggio terreno a 37 anni, per la quale si sta raccogliendo la documentazione in vista di un possibile avvio della causa di beatificazione
Chiara Grillo

Mentre mi appresto a scrivere queste righe, leggo la notizia che, pochi giorni fa, papa Francesco ha scelto il 9 novembre come data per ricordare i “santi della porta accanto”: una giornata cioè in cui le singole diocesi sono chiamate a ricordare i santi e i beati, come anche i venerabili e i servi di Dio, appartenenti ai rispettivi territori locali. Una chiamata in linea con quanto già affermato dal pontefice nella sua esortazione apostolica Gaudete et exsultate, in cui ha posto l’attenzione sulla santità “di tutti i giorni”: ossia che fiorisce nell’ordinarietà del quotidiano, senza alcun gesto eclatante che attiri l’attenzione su chi lo compie.

Ed è ad una santità di questo tipo che il pensiero corre quando si parla di Chiara Grillo, giovane mamma di origini rodigine, che ha terminato il suo viaggio terreno nel 2017 all’età di 37 anni. È alla sua figura che è dedicato il Passaparola in uscita a novembre con Città Nuova, Chiara Grillo, una storia per tutti i giorni. Una vita vissuta appunto nell’ordinarietà del quotidiano, ma in maniera straordinaria; tanto che, dopo la sua morte, si sono presto iniziate ad accumulare le testimonianze della sua vita, e il vescovo di Adria-Rovigo ha dato impulso e approvazione alla costituzione di un’associazione – l’Associazione Amici di Chiara Grillo – che si occupi appunto di raccogliere la documentazione necessaria a valutare l’avvio di una causa di beatificazione.

«Man mano che si approfondisce la vita di Chiara Grillo – scrive Oreste Paliotti nella sua prefazione – emerge l’indole amabile e determinata di una giovane donna il cui luminoso sorriso incanta chi l’avvicina, come pure la sua limpidezza e il suo entusiasmo nell’affrontare le battaglie della vita, la sua schiettezza nel dire sempre quello che pensa, ma senza ferire; soprattutto la robusta fede in Dio e l’attenzione verso chiunque, specie i più fragili, al cui servizio ha voluto dedicare sé stessa con la propria scelta professionale.

È la santità della “porta accanto”, costruita giorno dopo giorno in coerenza all’Ideale dell’unità appreso da un’altra Chiara, la Lubich, che di Chiaretta giovanissima, con cui aveva avuto inizio un rapporto epistolare e anche personale, ha potuto affermare: “Questa è una popetta (bambina, in trentino) un po’ speciale”».

Attraverso le pagine di questo libro, che si snodano come una storia raccontata ad una bambina, si va quindi alla scoperta della vita di Chiara; ma anche appunto di che cosa significhi questa “santità della porta accanto”, e di come farvi attenzione nel nostro quotidiano.

Ricordiamo che il Passaparola successivo, a firma di Candela Copparoni, sarà incentrato sulla figura di don Cosimino Fronzuto: un sacerdote originario di Gaeta e attivo nel Movimento sacerdotale e nel Movimento parrocchiale dei Focolari, per il quale è attualmente in corso la causa di beatificazione.

Sostieni l’informazione libera di Città Nuova! Come? Scopri le nostre rivistei corsi di formazione agile e i nostri progetti. Insieme possiamo fare la differenza! Per informazioni: rete@cittanuova.it

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons