Una Chiesa… incompleta

Le immagini del papa da solo in piazza san Pietro o in 500 per le vie di Washington... lascia una Chiesa che sembra un cantiere aperto...
Papa Francesco (ANSA/ALESSANDRO DI MEO)

Questi giorni consentiranno di riflettere in profonditá sul dono del papato di Francesco. Vengono in mente tante cose e si cerca di separare emozioni del momento dalle riflessioni, ma é impossibile.

Mi restano forti nel cuore alcune immagini: Francesco da solo nella piazza san Pietro resa deserta dal Covid… lui c’era! Anche da solo. Il suo papato gli ha riservato non pochi momenti di solitudine nei quali si sará chiesto se stava facendo bene. Aveva nel suo Maestro l’esempio della solitudine davanti alla croce.

L’altra immagine é quella di lui in Fiat 500 per le vie di Washington. Anche qui un gesto forte: nel luogo del potere non scende da una potente limusina ma da una semplice utilitaria.

Poi la sua presenza tra gli scartati, gli umiliati e offesi dei sotterranei della storia: a Lampedusa, tra i ROM, accogliendo i diversi, lasciandosi interrogare da una persona non binaria… Ha associato democrazia con giustizia e giustizia con uguaglianza in dignitá.

Lascia molte cose inconcluse, una Chiesa che si direbbe un cantiere aperto… dal giubileo alla Economy of Francesco al percorso sinodale. Ma anche Gesú non ci ha consegnato una Chiesa giá pronta, ma in cammino. Anzi, l’incompletezza dovrebbe cominciare ad essere considerata come una delle peculiaritá della Chiesa: una, santa, cattolica, apostolica, romana e… incompleta. Finché manca qualcuno all’appello, saremo sempre incompleti.

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