Azzurri senza rivali nel pattinaggio
Iniziamo con gli Europei di pattinaggio artistico che iniziano alla grande con un fantastico argento della coppia che, dopo l’oro del 2023, ritorna sul podio europeo a Tallinn. Sono, infatti, Sara Conti e Nicolò Macii a portare a casa la prima medaglia della competizione con un fantastico argento che riporta la coppia sul podio dietro solo alla coppia tedesca Hasa-Volodin. La coppia, infatti, questa volta deve “accontentarsi” solo di un argento dietro ai tedeschi che collezionano l’ottimo punteggio di 212.48, ben 8 punti in più rispetto ai nostri azzurri che chiudono con il punteggio di 206.89, un buon punteggio se si considera anche la presenza di alcune imperfezioni che hanno gravato sul punteggio finale e, senza le quali, la nostra coppia può sognare un punteggio migliore in ottica mondiale e, soprattutto, Milano-Cortina. Appuntamenti per i quali, oltre a Sara e Niccolò, ritroveremo sicuramente anche le coppie formate da Ghilardi e Ambrosini che, dopo due podi consecutivi, chiudono sesti la competizione, e i campioni uscenti Beccari-Guarise che hanno dovuto dare forfait alla competizione continentale a causa di un infortunio.
E, dopo che la coppia Conti-Macii ha aperto le danze, ecco continuare sulla stessa linea d’onda anche la magnifica coppia formata Charlene Guignard e Marco Fabbri che, alla Tondiraba Ice Hall di Tallinn, mette al collo la quinta medaglia continentale (la quarta di fila) della carriera dopo i bronzi ottenuti nel 2019 e nel 2022 (sempre in Estonia) e i due titoli vinti nel 2023 e nel 2024. Per gli azzurri è, quindi, il terzo titolo europeo consecutivo che li fa entrare di diritto nella storia del pattinaggio di figura. Oro, oro e ancora oro, quindi, per gli allievi di Barbara Fusar Poli che hanno primeggiato sia nella rhythm dance – conclusa con il punteggio di 84.23 – sia nella routine libera – nella quale hanno ottenuto ben 127.89 – concludendo la loro prova con un punteggio complessivo di 212.12 che ha sbaragliato di gran lunga la concorrenza capeggiata dai transalpini Evgeniia Lopareva e Geoffrey Brissaud che hanno chiuso con 206.76, di un nulla davanti ai britannici Lilah Fear e Lewis Gibson che hanno fatto registrare il punteggio complessivo di 206.02.
E non c’è due senza tre perché, sempre all’ultima giornata di gare, ecco arrivare anche l’argento di un fantastico Nikolaj Memola che, oltre alla piazza d’onore, porta a casa anche il miglior risultato della carriera al termine di un programma libero di alto livello premiato con ben 174 punti. Dietro di lui, poi, anche i colleghi Matteo Rizzo (quinto) e Daniel Grassl (ottavo) a dimostrazione del fatto che, oltre all’ottimo bottino di medaglie, l’Italia del pattinaggio di figura c’è. E che c’è lo dimostra con prepotenza il medagliere vinto per la terza volta dai nostri azzurri, davanti ai padroni di casa, la Germania e la Svizzera che chiudono la competizione con un solo oro.
Super Davide e immensa mamma Lollo
E dal pattinaggio di figura passiamo a quello di velocità per il quale è, però, d’obbligo un piccolo passo indietro per celebrare un immenso Davide Ghiotto che, appena una settimana fa, a Calgary, in Coppa del Mondo, non solo vinceva i 1000 metri, ma lo faceva in grande stile devastando – di ben 5 secondi – il record mondiale di Nils Van Der Poel con un tempo stratosferico di 12.25.69 che scrive una nuova pagina di storia per il pattinaggio di velocità. E, non ancora sazio dopo l’impresa della settimana precedente, il nostro Davide torna a Milwaukee carico e si prende il secondo posto nella mezza distanza. Il nuovo primatista dei 1000 metri, sembrava voler battere un nuovo record del mondo fino a metà gara, ma ecco poi un crollo finale che lo ha piazzato dietro al fortissimo Eitrem.
E a fare compagnia a Davide a Milwaukee, ecco arrivare un’altra fuoriclasse che, al rientro dalla maternità, sembra essere tornata più forte di prima: la nostra Francesca Lollobrigida. La Lollo torna e lo fa in grande stile con la vittoria nei 3000 metri con il tempo di 3.54.73 che sfiora il suo record italiano nella specialità e che la piazza davanti alla fortissima norvegese Wiklind che deve accontentarsi della piazza d’onore.
E, non ancora sazia, la super mamma Lollo, non si ferma al trionfo nella sua specialità. Ma si prende anche il primo podio in carriera nei 1500 metri con un ottimo 1.52.92 che la porta al gradino più basso del podio nella distanza che, fino ad ora era stata un tabù per la nostra romana, che non aveva mai visto raggiunto il podio in questa distanza.
Ma non c’è due senza tre per la nostra Lollo che dopo oro e bronzo, si prende anche l’argento nella mass start per completare la sua collezione personale di metalli per questa competizione. E la piazza d’onore, per chiudere alla grande questo fine settimana, arriva anche per gli ex campioni del mondo del pursuit che sono a ormai 6 podi consecutivi in questa specialità. Parliamo, ovviamente, di Davide Ghiotto, Michele Malfatti e Andrea Giovannini che, questa volta, devono arrendersi agli Usa padroni di casa.
Nessuna grossa sorpresa, niente new entry, quindi, ma solo i nostri fenomeni del pattinaggio che ci ricordano che ci sono ancora, più forti che mai e che aspettano Milano-Cortina sul tetto del mondo.
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