Le imprese del nepalese Mingma G

Mingma Gyabu Sherpa (o semplicemente Mingma G) è uno sherpa nepalese, recentemente entrato nella leggenda e, soprattutto, divenuto eroe nazionale del Nepal.
Mingma G. a fine dicembre 2024 sulla vetta dell'Aconcagua (foto da Facebook)

Mingma G è senz’altro un nome sconosciuto all’opinione pubblica mondiale, eccezion fatta per coloro che vivono nel mondo dell’alpinismo. Il 27 dicembre ha segnato la giornata storica in cui quest’uomo, insieme a due altri alpinisti cinesi – Zhang Jian e Gu Xuming –, ha completato l’incredibile serie di scalate delle sette vette più alte nei vari continenti. Nell’ordine ha scalato l’Everest (8.848 m) in Asia, il Kilimanjaro (5.895 m) in Africa nel 2019, l’Elbrus (5.642 m) in Europa nel 2019 e nel 2024, il Denali (6.190 m) in Nord America, la Piramide Carstensz (4.884 m) in Oceania, il Massiccio Vinson (4.892 m) in Antartide e l’Aconcagua (6.962 m) in Sud America.

Un’impresa davvero mitica che ha meritato all’alpinista un benvenuto trionfale all’aeroporto di Katmandu, dove è arrivato dopo l’ultima impresa. Fra l’altro, nell’ottobre dello scorso anno, Mingma G era diventato il primo sherpa dello stato himalayano a completare l’ascesa dei quattordici “ottomila” senza l’aiuto di ossigeno supplementare. E c’è dell’altro. È ormai di casa sia sull’Everest di cui ha raggiunto la vetta sei volte, e sul K2 dove è arrivato in cima in cinque occasioni fra il 2014 e il 2024. E anche il Kanchenjunga, la terza vetta più alta del mondo, lo ha visto arrivare in cima due volte. E la lista continua quasi a insegnare a chi non le conosce le cime più affascinanti e impegnative dell’Himalaya e del Karakorum. Infatti, Mingma G è arrivato sul Lhotse una volta; ed ha scalato il Makalu due volte; il Cho Oyu due volte; il Dhaulagiri due volte; il Manaslu sette volte; il Nanga Parbat nel 2017; l’Annapurna due volte; il Gasherbrum I una volta; il Broad Peak due volte; il Gasherbrum II una volta e anche lo Shishapangma. Inoltre, è anche stato il leader della sua squadra per la prima scalata invernale del K2. Lo scorso anno, poi, è arrivato al Polo Sud con gli sci, uno fra i pochi connazionali ad esserci riuscito.

Insomma, un vero mito. E per questo l’accoglienza all’aeroporto di Katmandu è stata davvero trionfale, con la presenza, oltre a una folla di sostenitori connazionali, anche di funzionari del ministero della Cultura, del Turismo e dell’Aviazione Civile, della Nepal Mountaineering Association, della Nepal National Mountain Guide Association, del Mt Everest Summiteers Club Rolwaling, di Imagine Nepal Treks. Un riconoscimento meritato perché nessun cittadino dello stato che accoglie il numero più alto di cime himalayane era mai riuscito ad arrivare a tanto, sulle montagne di casa, ma anche in altri continenti.

Tuttavia, le imprese di Mingma G non sono l’unico motivo del Nepal per festeggiare la conclusione del 2024 e l’inizio del 2025. Il piccolo stato himalayano, di cui molto poco si parla e quando lo si fa è normalmente per catastrofi naturali – come terremoti – o problemi politici, può festeggiare in questi giorni anche un altro traguardo significativo. Infatti, l’Annapurna Conservation Area Project (Acap) ha pubblicato le statistiche dei turisti che hanno visitato la zona nel 2024. E si rivelano più che lusinghiere. Per la prima volta da quando si conteggiano le presenze di turisti nella regione dell’Annapurna, la celebre destinazione turistica per il trekking e l’avventura è arrivata alla quota record di 244.045 turisti e visitatori. Fra questi, 132.094 provenivano da altri Paesi dell’Asia meridionale (India, Pakistan, Sri Lanka e Bangladesh) e i rimanenti 111.951 da altri Paesi. Il salto rispetto all’anno precedente è stato sensibile. Il 2023 aveva, infatti, fatto segnare 191.558 visitatori. La ripresa è molto significativa se si pensa che con l’epidemia di Covid, di fatto, il turismo in quella zona si era fermato completamente. Il trekking del Circuito dell’Annapurna, quindi, ha ripreso ad affascinare e ad attirare visitatori nazionali e internazionali e rimane una fra le 10 destinazioni globali più visitate, oltre a essere uno dei migliori siti al mondo per i viaggi e l’avventura.

Motivi per cui il Nepal può celebrare e andare fiero di fronte a un mondo che raramente sembra ricordarsi di questo piccolo punto sulla carta geografica incastrato fra le catene delle montagne più alte al mondo.

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