Troppo stress? Fermati e respira!
Francesca sente un peso sul petto e il suo tono di voce è basso, è fortemente preoccupata. Martino ha il respiro affannato e mi chiede perché sta in quelle condizioni. Margherita parlandomi del suo lavoro sembra che stia in apnea. Il respiro è un’azione automatica fondamentale per la nostra sopravvivenza. È nel respiro che si possono intrappolare le emozioni che viviamo.
Questo vitale processo involontario viene spesso messo a dura prova dallo stress, fino ad arrivare a quella che viene chiamata dispnea ansiosa. È un disturbo che non ha una causa medica e si manifesta con con un senso di affanno e di oppressione al torace. Se non riesci a respirare profondamente (in assenza chiaramente di un problema polmonare) è possibile che sia un sintomo legato all’ansia e allo stress. Quando percepiamo le avversità della vita come insormontabili è facile che ci si senta soffocati dalle cose che accadono.
La fragilità psicologica che percepiamo si può manifestare attraverso la sensazione di un macigno che schiaccia il petto o di uno nodo in gola o di entrambi, le emozioni alterano il ritmo della respirazione. L’aria si ferma nei bronchi, dunque, non ossigeniamo bene il sangue e sentiamo un senso di costrizione. Ormai è risaputo che mente e corpo sono un’unità indivisibile, le emozioni che proviamo condizionano nel bene e nel male il funzionamento del nostro organismo.
Diversi studi hanno osservato la correlazione tra stati emotivi depressivi e un aumento della vulnerabilità rispetto a malattie autoimmuni, cardiovascolari, cancro e diabete. Inoltre quando il corpo ha un’attività infiammatoria dovuta a un abbassamento delle difese immunitarie, a sua volta causata dallo stress o da sindromi ansioso-depressive, è più facile che si presentino sentimenti di inutilità, irritabilità, bassa attrazione verso il piacere, sensi di colpa. Sono sintomi che ci dicono di prestare attenzione al nostro nostro corpo e osservare quali emozioni stiamo digerendo.
Dopo aver fatto le dovute indagini mediche nel caso in cui si presentano dei sintomi fisici o somatici, se dagli esami clinici non risulta nulla di rilevante, possiamo allora attribuire una diagnosi psicosomatica e quindi ascoltare il sintomo da un punto di vista psicologico: cosa ci sta dicendo? Non è una colpa, è l’effetto di qualcosa che ci sta facendo soffrire, in questo caso potrebbe essere utile intraprendere un percorso psicologico.
Quando i livelli di stress sono elevati, oltre a un buon problem solving per ridurre il più possibile gli stimoli stressogeni possiamo aiutarci attraverso delle tecniche di respirazione e rilassamento. Oggi abbiamo innumerevoli strumenti a disposizione: da una respirazione diaframmatica, fino ad altre discipline come lo yoga e altre tecniche di rilassamento specifiche. Già da questo momento puoi iniziare ad ascoltarti: prova a sentire le emozioni che emergono se attenzioni il tuo corpo, se senti le sensazioni e le percezioni che in questo preciso momento stai contattando.
In qualsiasi momento della vita ti trovi, più o meno critico, più o meno complesso, ciò che conta è la tua percezione; prenditi cura di te. Non lasciarti andare, fermati, prenditi del tempo per te. Non è detto che siamo abituati a trattarci bene, questo può essere il tempo giusto per iniziare. Prova a ritagliarti cinque minuti al giorno per alimentare la tua salute, ritaglia un un momento di calma per respirare profondamente. Se non sei abituato a farlo, quando inizierai a respirare col diaframma è possibile che farai fatica poiché quella zona del tuo corpo sarà irrigidita.
Iniziare a respirare può farti molta paura, sentirai una leggera agitazione, puoi attraversarla e far capire al tuo corpo che sei al sicuro. Ricerca in questi cinque minuti immagini reali o fantasiose dove poterti rifugiare con la mente, dove sperimentare calma e tranquillità. Probabilmente, se inizierai questo nuovo allenamento, vedrai dei piccoli miglioramenti giornalieri, finché respirare profondamente potrà diventare una nuova abitudine e quando il respiro si farà corto potrai ascoltarlo ed essere consapevole di ciò che sta accadendo emotivamente dentro di te.